Il parere positivo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) , che ha pubblicato il decreto Via che autorizza il porto privato a Fiumicino, “ci preoccupa ed interroga. Lo sviluppo di un territorio non può essere svincolato da due parametri per noi imprescindibili: il rispetto delle norme e la sostenibilità ambientale”. Così, in una nota, la Cgil Roma Centro Ovest Litoranea.

“Come abbiamo avuto modo di dire più volte, come Camera del Lavoro Cgil – si legge nella nota –esprimiamo una posizione di contrarietà al progetto, vediamo chiari i danni ambientali, e la concreta possibilità di distruzione di un eco sistema fragilissimo, ma, soprattutto , vediamo chiaramente i rischi istituzionali ed economici che il progetto porta in sé. Lo diciamo da tempo. Dal porto di Fiumicino passa l’ipotesi di privatizzazione delle coste italiane, meglio ancora la possibilità che infrastrutture strategiche per il Paese vengano progettate e realizzate da soggetti privati, in concorrenza diretta con i porti pubblici. Sappiamo che questa scelta potrà generare un economia e, di conseguenza, attività lavorative prive degli attuali sistemi di garanzie sul fronte dei diritti e dei salari, indebolendo, di fatto, il ruolo delle Autorità Portuali. Indebolimento che avviene oggi su scala Regionale, domani su quella nazionale. Ci chiediamo e chiediamo al presidente Rocca quali saranno le ricadute sul sistema della economia portuale del Lazio, chiediamo, ancora una volta, al sindaco di Roma perché questa opera si annovera tra quelle giubilari. Consideriamo tutto ciò un atto molto grave, che non può passare sotto silenzio. Svolgeremo la nostra parte, negoziale, contrattuale, di opposizione democratica. Saremo al fianco delle associazioni, delle forze politiche e delle cittadine e cittadini che si oppongono pacificamente continuando a tenere acceso un faro su una vicenda che rischia effetti devastanti sul fronte ambientale, economico e istituzionale”.