Un tribunale del litorale, con l’accorpamento di Fiumicino, Ostia e Pomezia. O altrimenti l’ipotesi di un secondo tribunale nella zona sud ovest di Roma per aggirare la scure della spending review governativa. Lo prevede una mozione presentata dal consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio, che impegna il sindaco Canapini “a farsi carico della proposta, già valutata tecnicamente valida dal pool di avvocati della Media Ostiensis del XIII Municipio” e a mettere in campo “tutte le iniziative utili ad arrivare a una rapida soluzione della querelle che rischia di tagliare le gambe non solo a un tessuto produttivo e professionale di primissimo livello, ma soprattutto costringerebbe i cittadini di Fiumicino a lunghe ed estenuanti traversate fino a Roma, rese ancora più complicate dalla gravi carenze del servizio del trasporto pubblico”. “Fiumicino, come Ostia e Pomezia – dice Calicchio – sono territori complessi e in piena espansione. I rischi di infiltrazioni e la presenza di sacche criminali, che fanno affari soprattutto con il traffico di stupefacenti,non possono passare inosservati. Idem i tantissimi episodi di micro-criminalità, l’enorme mole di pratiche civili e un bacino di utenza che supera abbondantemente le 400 mila persone. Senza contare il gravissimo danno economico che si arrecherebbe a tutti quei professionisti che gravitano intorno all’attività del tribunale di Ostia e in particolare alla classe forense del XIII Municipio, molti dei quali residenti e cittadini di Fiumicino, che si compone ormai di circa trecento studi legali. Tutte queste ragioni fanno ritenere necessario e auspicabile, se non il mantenimento della sezione distaccata di Ostia del tribunale di Roma, con l’accorpamento di Fiumicino e Pomezia almeno l’istituzione di un secondo tribunale per la zona sud ovest di Roma”.