Mercoledì 20 novembre dalle 10.00 alle 12.00 nella sala consiliare del comune di Fiumicino ci sarà la settima edizione de “Le città del Diritto”. Con il patrocinio del comune di Fiumicino, l’Associazione “Io-Noi”, insieme alla Biblioteca dei Piccoli di Maccarese e in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Nuova Aurora”, l’Associazione “Matumaini” e il Movimento Nonviolento, promuove un’iniziativa che vede protagonisti le scuole del territorio e, che vuole rispondere alle linee dettate dal Garante dell’Infanzia, che invita gli Amministratori degli Enti Locali e la società civile a promuovere “le Città del Diritto”.  “La Convenzione sui diritti dell’infanzia è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990 – spiega Vincenzo Taurino – L’Italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. La Convenzione rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia. Contempla l’intera gamma dei diritti e delle libertà attribuiti anche agli adulti: diritti civili, politici, sociali, economici, culturali. La Convenzione sancisce il diritto al benessere per tutti i bambini e la loro valorizzazione come persone; tutela il diritto a vivere e a sviluppare al massimo il proprio potenziale, nonché il diritto a godere del miglior stato di salute possibile. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione delle politiche delle città i diritti dei bambini e degli adolescenti. Siamo convinti che iniziative come “le Città del Diritto” rappresentino la risposta vincente a questo impegno, perché la Città è il luogo che principalmente dà la misura della nostra civiltà, della nostra capacità di convivenza e di rispetto degli altri, in particolare, dei soggetti più deboli e indifesi della società. Una “Città del Diritto” è una città impegnata a raccogliere la sfida per la piena attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Abbiamo il dovere di raccogliere questa sfida, per i nostri bambini e per i nostri giovani che ci chiedono di agire”.