“Non si capisce cosa c’entrino le tradizioni contadine e l’amore dei nonni con il crocifisso in aula consiliare. E neanche i fondatori del Comune, dato che quella attuale non è certo la sala consiliare originaria del Comune”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in consiglio comunale Stefano Calcaterra rispondendo al senatore della Lega William De Vecchis.

“Ma certo l’attaccamento alla cultura cristiana è testimoniato dalla Lega – prosegue Calcaterra – al punto che il capogruppo D’Intino ha lasciato la seduta prima di votare la mozione del consigliere Costa (Fdi) alla quale il comunicato della presidente Vona risponde. Oppure è testimoniato dal video girato la notte scorsa davanti al centro di via Bombonati a caccia dell’ennesimo presunto scoop sulla pelle di meno di una decina di mamme e bambini appena arrivati e solo in transito. Ma non era la cultura cristiana che insegnava l’accoglienza?”

“È buffo che proprio De Vecchis si stupisca della tempistica delle dichiarazioni della presidente del consiglio – prosegue Calcaterra – perché sa benissimo che arrivano dopo la discussione in aula nata dalla mozione Costa di Fratelli d’Italia. Quindi, forse, se qualcuno deve pensare ai problemi della ripartenza, sono proprio i suoi alleati di opposizione”.

“È, infine, oltremodo scorretto che il senatore chieda le dimissioni della presidente Vona citando interventi per la ripartenza nelle scuole che sono compito della giunta e non di chi presiede l’aula – prosegue Calcaterra -. E mentre il senatore era impegnato in improbabili video notturni, la giunta aveva già avviato i lavori necessari e le procedure per rispondere alle richieste delle dirigenti scolastiche”.

“Come vede, senatore, questa amministrazione è in grado di pensare a più cose contemporaneamente” conclude il capogruppo.