Dopo il senatore William De Vecchis, anche il consigliere comunale Vincenzo D’Intino lascia la Lega e aderisce a Italexit di Gianluigi Paragone. L’ufficialità è arrivata nella giornata di ieri durante una conferenza stampa in Senato.

“Questa mia decisione – spiega D’ Intino  –  è frutto di un’analisi politica che già avevamo iniziato al momento dell’entrata della Lega all’interno del Governo Draghi.

Sin da subito abbiamo potuto toccare con mano, in quanto amministratori locali, il disappunto dei cittadini.
Questo perché la classe politica, soprattutto quella italiana, sottovaluta troppo spesso quelle che sono le proprie decisioni e le proprie posizioni.
Ad esempio il prolungamento dello stato di emergenza, produce effetti reali. Come amministratori locali, intercettiamo le ripercussioni che le scelte hanno sul popolo.

Con entusiasmo ho accettato la proposta di William De Vecchis di aderire a questo progetto. Perché ritengo fondamentale che l’Italia si riappropri della propria sovranità economica e politica. Non è più possibile che i paesi aderenti all’Europa siano strangolati dal cappio del ricatto economico-finanziario dei potentati tecnocratici di Bruxelles. Non è più sostenibile, il paese non ce la fa più. Il paese reale, non quello che è chiuso in queste stanze che vive nella sua torre d’avorio, lontano dal marciapiede, che probabilmente non riesce a capire. L’Italia non ce la fa più. Non è più prorogabile fare alcune scelte. Spero che questo progetto riesca a portare questo tipo di esigenze nelle stanze che contano”.