Invece di fare il porta a porta avevano fatto una bella pensata: promuovere le telline sui social vendendole a colpo sicuro su ordinazione. Ma il movimento è stato notato dalla Capitaneria di Porto di Roma che ieri ha individuato i due venditori abusivi. Insieme alla Squadra Nautica di Fiumicino della Questura di Roma è stato sequestrato un ingente quantitativo di telline derivanti dalla “pesca non professionale”. A carico dei responsabili sono stati elevati verbali amministrativi per diverse migliaia di euro; il prodotto ittico, ancora vivo, è stato rigettato in mare. Come spiega la Capitaneria di Porto: “Gli esemplari di questa specie possono essere introdotti sul mercato solo con l’etichettatura sanitaria prevista dalle norme in vigore, dopo essere transitati dai centri di depurazione e/o spedizione”.