A Torre in Pietra, lungo via della Torre di Pagliaccetto, sono stati recentemente tagliati gli alberi che adornavano il viale. Un intervento necessario per ragioni di sicurezza, volto a prevenire possibili cadute e danni a persone o cose. Tuttavia, oggi il viale appare spoglio, privo di quell’elemento naturale che dava armonia, ombra e identità a uno dei tratti più caratteristici della zona. È per questo che, con senso civico e spirito costruttivo, desidero proporre un’azione di rinascita ambientale: un nuovo piano di piantumazione che ridia vita a questo paesaggio e, più in generale, stimoli una riflessione sull’intera gestione del verde nel Comune di Fiumicino.

Il ragionamento è semplice: o il Comune si assume direttamente l’onere di un piano di riforestazione urbana, oppure apre alla collaborazione pubblico-privata. In questo secondo caso, attraverso un bando pubblico e una commissione tecnica, si potrebbero autorizzare cittadini, aziende o associazioni a piantare nuovi alberi e prendersi cura del verde pubblico. Un modello già adottato con successo in altre città italiane ed europee, dove l’adozione di aree verdi da parte di privati ha contribuito a migliorare la qualità dell’ambiente e a rafforzare il senso di comunità. A riconoscimento dell’impegno, sarebbe opportuno installare una piccola targa con il nome del soggetto o dell’impresa che ha contribuito alla riqualificazione, creando così un circuito virtuoso di partecipazione civica e responsabilità ambientale.

Per quanto riguarda la scelta delle specie arboree, suggerisco una pianta che coniuga bellezza, resistenza e straordinaria utilità ecologica: la Paulownia tomentosa, nota anche come “albero della principessa”. Da biologo e amante della botanica, posso affermare che si tratta di una delle specie più promettenti per la rigenerazione del verde urbano. La Paulownia tomentosa è una pianta a crescita rapidissima, capace di raggiungere in pochi anni altezze superiori ai dieci metri e di sviluppare una chioma ampia e ornamentale. Le sue foglie, di dimensioni notevoli e dalla superficie vellutata, sono tra le più efficienti in assoluto nell’assorbire anidride carbonica (CO₂) e nel produrre ossigeno, rendendo la pianta un vero e proprio “polmone verde” per l’ambiente urbano.

Dal punto di vista tecnico, la Paulownia possiede un apparato radicale profondo e ben ramificato, che contribuisce alla stabilità del terreno e alla prevenzione dell’erosione. È una pianta eliofila, che ama la luce, tollera bene sia le alte temperature che i periodi di siccità, ed è resistente a molti inquinanti atmosferici. I suoi fiori, profumati e melliferi, favoriscono la biodiversità attirando api e altri insetti impollinatori.

Ripiantare alberi come la Paulownia tomentosa non significherebbe solo restituire bellezza a un viale, ma contribuire a un progetto più ampio di qualità urbana e salute pubblica. Ogni albero è una piccola infrastruttura verde: purifica l’aria, riduce le temperature estive, assorbe polveri sottili e migliora il benessere psico-fisico dei cittadini.

Torre in Pietra merita di tornare a respirare nel verde, così come tutte le nostre frazioni e quartieri. Serve una visione integrata che unisca competenze tecniche, partecipazione dei cittadini e una chiara volontà politica di costruire un territorio più vivibile, più sostenibile e più bello. Perché la cura del paesaggio non è un lusso, ma un dovere civico e una forma concreta di amore per la nostra comunità.

Gianmarco Irienti, Segretario di Azione Fiumicino