Trenta bambini sono stati lasciati a piedi questa mattina ad Aranova dal servizio di trasporto scolastico. Insorgono Roberto Severini, presidente dell’associazione ‘Crescere Insieme’ e i consiglieri comunali Mauro Gonnelli e Federica Poggio.
“Questa mattina – denuncia Severini – di punto in bianco senza alcun preavviso o comunicazione, a una trentina di bambini delle scuole elementari è stato impedito l’accesso ai pullman del trasporto scolastico ad Aranova. Il problema è semplice: il Comune non ha comunicato i nominativi alle assistenti che, non trovando i bambini sulle liste, a malincuore non hanno potuto far altro che obbedire alle direttive. Pioggia e cattivo tempo hanno fatto il resto. Una situazione assurda, intollerabile, anche perché fino a ieri i bambini sono stati fatti salire senza problemi. Si tratta di un problema che denunciamo dall’undici luglio e che sapevamo prima o poi sarebbe scoppiato. Tutto nasce dalla decisione del Comune di aprire in ritardo le iscrizioni per il trasporto scolastico. Facemmo notare che a luglio era tardiva e soprattutto che il mese di tempo (la scadenza era fissata per l’11 agosto) non sarebbe stato sufficiente poiché molti si trovavano in vacanza e la pubblicità era stata scarsa. In extremis, visto il numero esiguo di iscrizioni, il Comune fu costretto a riaprire per ben due volte le iscrizioni, l’ultima con scadenza 2 ottobre.
Oggi il patatrac. La maggior parte delle famiglie si sono iscritte utilizzando la seconda o terza finestra ma le liste non sono state ancora terminate e dunque di punto in bianco, pur con regolare iscrizione e con i pagamenti in regola, decine di bambini sono rimasti a piedi.
Qui nessuno vuole farsi ‘bello’ – conclude Severini – ma se ogni tanto l’amministrazione ascoltasse i consigli dei cittadini tante cose non avverrebbero. Si parla tanto di collaborazione e poi quando qualcuno tenta di collaborare questi sono i risultati. Che l’amministrazione si rimetterà in linea venerdì o al più tardi lunedì come è stato detto a tante mamme che oggi hanno protestato in Comune serve a poco. Il disagio c’è stato e poteva essere evitato”.
Dal canto loro, i consiglieri d’opposizione Mauro Gonnelli e Federica Poggio dichiarano: “Il caos di oggi (a trenta bambini non è stato permesso di accedere ai pullman scolastici per il mancato aggiornamento delle liste) è lo specchio di come vengono gestiti i servizi scolastici. Non è un caso che in tutte le scuole, sia quelle di competenza dell’amministrazione comunale sia quelle di competenza dell’ex Provincia di Roma a guida Pd, l’assistenza scolastica per le persone con disabilità sia ancora una chimera.  
Una settimana fa avevamo denunciato il caso di un ragazzo che frequenta le scuole superiori. Ecco: il servizio non è ancora partito e quel ragazzo da una settimana è costretto a rimanere a casa perché non c’è nessuno che lo assista. Dall’assessore Calicchio ci saremmo aspettati qualcosa di più di un semplice ‘non è di mia competenza’ visto che si tratta di una famiglia che abita e paga le tasse a Fiumicino. Anche perché in queste settimane c’hanno scritto e contattato decine e decine di mamme che denunciano i problemi nelle scuole di competenza dell’assessore Calicchio.  
Una mamma con la figlia delle elementari: “Sono stata costretta a prendere un part time. L’assistente AeC non c’è e le maestre di sostegno non se la sentono di dare da mangiare a mia figlia non essendo coperte da assicurazione. Fanno come gli pare tanto i nostri figli non sono i loro”. Un’altra mamma: “Mio figlio due giorni alla settimana esce alle 13.30 per fare terapia. Se uno di questi due giorni mi succede qualcosa lui non può rimanere a scuola perché non ci sono ore disponibili, le sembra giusto?”. E ancora un’altra: “Le assistenti sono pochissime e le ore non bastano per tutti. A turno qualche bambino rimane scoperto, una situazione assurda”.
Ecco la situazione: a fronte di un aumento considerevole di bambini che hanno bisogno dell’assistenza AeC i soldi sono rimasti gli stessi del 2014. Gli unici fondi aumentati sono andati per la ‘finta’ estate di Fiumicino. Non era allora meglio virarli per tappare queste falle?”