Caos ieri a Fiumicino davanti ai nastri per la riconsegna bagagli nella hall arrivi per almeno 2 mila passeggeri. Dopo l’incidente di domenica sera in cui è rimasto ucciso Giorgio Monti, dipendente di Aviapartner, ieri i sindacati del trasporto aereo Filt-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl e Cub Trasporti hanno proclamato uno sciopero di 4 ore: dalle 13 alle 15 e dalle 17 alle 19. “L’esasperata concorrenza, tutta giocata sul contenimento dei costi – denunciano le sigle sindacali – è tra le cause principali di una degenerazione generale delle attività di handling sullo scalo di Fiumicino, hub Italia, sesto aeroporto in Europa. Non è più rinviabile – conclude il documento – una discussione seria e risolutiva su Fiumicino, sulle attività e le condizioni dei servizi e lavoro”. Intanto è finito sotto sequestro l’Airbus della Tap Air Portugal, questo per consentire i rilievi e le verifiche agli investigatori. Oltre all’aeromobile, la procura di Civitavecchia, che sta coordinando le indagini con la polizia giudiziaria del Leonardo da Vinci, ha messo i sigilli anche al carrello elevatore dov’è rimasto schiacciato l’operaio.
Nel fascicolo processuale devono essere accertati inoltre il rispetto dei protocolli di sicurezza e il livello d’istruzione, rispetto alle funzioni a cui era destinato Monti.