“Il fiume è sporco, assolutamente non curato, spesso preda di abusivismo o di un assalto disordinato ed esagerato di barche e barconi vari ormeggiati sui lati del fiume che a volte impediscono anche il tranquillo defluire delle acque.
Inoltre, ci sono troppe barche sugli argini dei fiumi ed invece di un bel percorso cittadino naturale spesso si ha una distesa di scafi su tutto il fiume che si trasforma cosi nel parcheggio dei diportisti. Una cosa non più accettabile”. Lo dice il referente di Fare per fermare il declino circolo “Thomas Jefferson” Fiumicino-Fregene, Alessandro Marocchini, a seguito di un’escursione sul Tevere assieme all’associazione Severiana per verificare lo stato dei suoi argini. “Ci sono ben 13 enti che dovrebbero occuparsi del Tevere eppure nessuno finora ha rimosso le barche abbandonate sul fiume o ha ripulito dalle sporcizie e dai rifiuti provenienti dalla città le sue acque, cosi come dimostrano i video che abbiamo girato durante l’escursione sul Tevere – prosegue Marocchini – Barche abbandonate o semi affondate, sporcizia e rifiuti ovunque, tende e accampamenti di fortuna poco igienici e anche pericolosi per chi vi abita, una situazione terribile che si trasforma in una pubblicità negativa per tutti coloro che vorrebbero valorizzarla e vorrebbero mostrare questo fiume a turisti e cittadini”. Fare per fermare il declino ha effettuato un piccolo reportage sullo stato del Tevere e dei suoi argini navigando le acque che circondano Isola Sacra e lo ha pubblicato sul proprio sito, http://www.farefiumicino.org/notizie/prima-pagina/tevere-un-gioiello-da-proteggere-e-curare , per mostrare a cittadini e comune lo stato di abbandono di uno dei suoi tesori.
Il Tevere infatti in questi decenni non è stato mai valorizzato nè a livello naturalistico nè a livello storico-archeologico, cosi come invece avviene in altre città Europee: Zurigo ad esempio ha creato un vero e propio parco fluviale sulle rive del suo fiume, il Limmat, trasformandolo cosi in una risorsa turistica e uno spazio verde in cui i cittadini possono svagarsi e passeggiare riscoprendo allo stesso tempo i tesori naturali del proprio territorio. “Noi di Fare per fermare il declino Fiumicino-Fregene vorremmo che si trasformasse il Tevere ed i suoi argini in un parco fluviale, collaborando con associazioni, privati e comune affinchè le aziende possano continuare a lavorare serenamente, permettendo però a cittadini e turisti di percorrere gli argini di fiume attraverso una serie di passeggiate e percorsi turistici, affiancati da una pista ciclabile attrezzata lungo tutto il fiume – dichiara ancora il referente di Fare per fermare il declino – Questo si può fare attraverso la collaborazione, anche economica, tra comune e privati, che hanno voglia di fare e di collaborare attivamente, dato che il fiume è anche una risorsa economica per loro. Inoltre bisogna trasformare l’isola dei cavalli in un parco pubblico, raggiungibile da un piccolo ponte in legno o da un’altra infrastruttura mobile su uno dei rami del fiume che lo affianca, magari con cartelli informativi interattivi su flora e fauna del tevere. Sono tutti interventi a costo ridotto ma che possono trasformare il fiume in un luogo vivibile, oltre che supportare il nostro turismo e di conseguenza l’economia interna. Noi di Fare ci impegneremo insieme ad associazioni, aziende e cittadini per far si che questo non sia solo un sogno, ma si trasformi presto in realtà”.