“Lo scorso 1 ottobre abbiamo incontrato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale in una riunione molto produttiva. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti di Italia Nostra, Wwf litorale, Legambiente e Lipu”. È quando dice con una nota il Comitato “I Tavoli del Porto”.

“Abbiamo espresso al Dott. Pino Musolino – si legge nella nota – la preoccupazione per le conseguenze sull’ecosistema marino, l’equilibrio della costa, sul tessuto urbano e sulla salute dei cittadini per l’introduzione della funzione crocieristica e navi ro-ro e il conseguente enorme dimensionamento delle strutture portuali nel progetto del porto commerciale.

Sosteniamo con forza che il nuovo porto debba limitarsi ad offrire un approdo sicuro agli operatori della pesca e dei servizi logistici e autorità marittime, che oggi operano in condizioni di scarsa sicurezza nel porto canale.

Il presidente Musolino ha voluto rassicurare le associazioni del territorio esprimendo forti perplessità sull’approdo per le grandi navi. Punti critici sono l’inadeguatezza dei fondali della foce del Tevere, che costringerebbero ad imponenti e costosissime opere di dragaggio. Anche le caratteristiche del tessuto urbano retrostante non si prestano all’intenso traffico di TIR e pullman. Previsioni di sviluppo fatte in un’epoca antecedente alle molte trasformazioni della logistica.

L’Autorità Portuale è impegnata, ha dichiarato inoltre Musolino, in un’attenta opera di analisi e monitoraggio sulla tenuta dell’equilibrio di costa e vuole evitare sovrapposizioni funzionali con il porto di Civitavecchia che verrebbe fagocitato da un porto con funzioni analoghe a Fiumicino.

Ipotesi più plausibile invece è l’introduzione di naviglio di tipo ‘luxury explorer’. Per quanto riguarda il primo lotto (che prevede la realizzazione della darsena pescherecci, la darsena servizi e il complessivo riordino del waterfront) il Presidente prevede l’avvio dei lavori il prossimo anno aggiungendo che non essendo i lotti successivi ancora finanziati, si ha tutto il tempo per eventuali riflessioni e il coinvolgimento delle istituzioni locali e cittadinanza che allo stato attuale ha ancora bisogno di prendere piena coscienza del futuro sviluppo della portualità fiumicinese.

Abbiamo espresso soddisfazione per queste dichiarazioni sulle quali c’è stata ampia condivisione di vedute.

Nella seconda parte della riunione abbiamo posto quesiti sul porto crocieristico di natura privata al Vecchio Faro per il quale è stato avviato l’iter di approvazione. Il dott. Musolino non ha preso posizione poiché il progetto non rientra nelle sua competenza, ma ha semplicemente dichiarato che sarà compito degli organi regionali e statali, che eventualmente autorizzeranno tale porto, giustificarne la pubblica utilità per in un tratto di costa che già da molti anni ha un altro progetto di iniziativa pubblica autorizzato in via definitiva.

Ad ogni modo, le tesi del Comitato sull’inidoneità del nostro litorale per l’approdo delle grandi navi, trovano riscontro nelle argomentazioni fornite, per il progetto di sua pertinenza, dal Dott. Musolino, che alla luce della sua precedente esperienza a capo dell’autorità Portuale di Venezia, ha dimostrato autorevolezza e competenza.

Questo incontro ha confermato ancora una volta l’assurdità di realizzare un approdo per le grandi navi da crociera alla foce del Tevere e di come si corra il rischio, portando avanti un progetto pieno di contraddizioni, forzature e incongruenze, di lasciare in stato di completo abbandono e degrado l’area del Vecchio Faro per altre decine di anni. L’unica via sostenibile è procedere con la revoca della concessione e avviare un progetto di riqualificazione dell’area.

Come comitato ci adopereremo per favorire il più ampio confronto sul territorio e soprattutto chiediamo che il Comune indica un’ampia consultazione pubblica per ascoltare e far conoscere la posizione dell’Amministrazione”.