“Durante la Commissione consiliare odierna dedicata al tema delle rette degli asili nido comunali, come consiglieri di opposizione abbiamo espresso con fermezza la nostra contrarietà all’aumento delle tariffe e ribadito la necessità di un intervento diretto del Comune con risorse proprie”. È quanto dicono I Consiglieri Erica Antonelli, Barbara Bonanni e Giuseppe Miccoli.
“Non è accettabile – sottolineano Antonelli, Bonanni e Miccoli – che l’amministrazione continui a scaricare il peso economico sui nuclei familiari o a confidare esclusivamente in bandi esterni per sostenere un servizio essenziale come quello dell’infanzia. I bambini, le bambine e le loro famiglie devono essere il cuore pulsante delle politiche pubbliche, non una voce di spesa da comprimere.
Con amarezza constatiamo che, mentre si destinano milioni di euro a staff per eventi estivi, fondazioni e iniziative collaterali — pur legittime, ma non prioritarie — non si trova la stessa determinazione nel garantire rette sostenibili per gli asili nido. È una questione di scelte politiche, e quelle dell’attuale amministrazione sembrano andare nella direzione sbagliata.
A parole si parla di sostegno alle famiglie, ma nei fatti si impongono aumenti che rischiano di diventare un salasso per tanti cittadini già alle prese con le difficoltà quotidiane. Questo invia un messaggio chiaro: l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia non è una priorità.
Per questo chiediamo con urgenza: che il Comune destini una quota significativa del bilancio comunale per calmierare le rette degli asili nido; che vengano riviste le spese accessorie, privilegiando l’investimento nei servizi educativi di base; che si apra un confronto trasparente con le famiglie e gli operatori del settore per costruire un piano stabile e condiviso di riduzione delle tariffe.
Le famiglie non possono essere il capro espiatorio dei conti pubblici. Devono essere protagoniste delle scelte amministrative. Da parte nostra, continueremo a vigilare affinché le promesse non restino parole vuote, ma si traducano in atti concreti e misurabili”.
