“Mens sana in corpore sano” affermava Giovenale nelle sue Satire (Satire, X, 356): per il poeta, infatti, una mente sana e un corpo sano rappresentano gli unici due beni per i quali valga la pena pregare gli dèi. Da questa affermazione emerge l’idea secondo cui una mente sana sia importante quanto un corpo sano.

Nella nostra società si evince, invece, uno scenario ben diverso con una salute di serie A, legata alla cura del corpo, e una salute di serie B, ovvero quella della mente. Nonostante i grandi passi avanti fatti negli ultimi anni, aleggia sempre una sorta di pregiudizio nei confronti della salute mentale, che conduce all’isolamento le persone che ne soffrono.

La situazione emergenziale da Covid-19 ha messo a dura prova la salute mentale di ogni cittadino, a partire soprattutto dal periodo del lockdown che ha inevitabilmente condotto ognuno di noi a confrontarsi con sé stesso, con le proprie paure e i propri limiti. Proprio alla luce dell’effetto traumatico che l’emergenza sanitaria ha comportato, molte sono state le iniziative volte a sostenere a distanza le persone che sentivano la necessità di un aiuto psicologico.

Da un’analisi condotta dall’Istituto Superiore di Sanità è emerso un significativo incremento dei sintomi depressivi nei periodi di lockdown. Nel 2020, complessivamente si è osservato un incremento del rischio di avere sintomi depressivi nelle persone con difficoltà economiche, nelle donne e nei giovani adulti.

Anche tra i giovanissimi si è osservato un incremento di difficoltà psicologiche: secondo uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù i tentativi di suicidio e autolesionismo sono aumentati del 30% durante la seconda ondata. Le ospedalizzazioni per tentativi di suicidio o idee suicidarie sono passate dal 17% nel 2020 al 45% nel 2021. Inoltre, si è assistito ad una crescita dei disturbi del comportamento alimentare: solo per l’anoressia si è osservato un incremento del 28% di richieste di aiuto.

Proprio per far fronte a tali esigenze la Regione Lazio ha stanziato 2,5 milioni di euro per garantire l’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico. Dando così vita al “Bonus Psicologo”, le cui specifiche sono ancora in via di definizione. Questo è un chiaro tentativo di restituire la giusta importanza alla sfera psichica, cercando di facilitare l’incontro tra psicologi e pazienti e di accorciare le distanze tra il disagio e la sua cura.

Nel territorio del nostro comune sono presenti diverse realtà che si occupano di sostenere e aiutare i cittadini a tutelare la propria salute mentale. Tra queste vi è il nascente Centro Polifunzionale dell’Associazione Fronte Scuola nel quale operano vari professionisti specializzati nel settore dell’infanzia, adolescenza e famiglia (psicologi, tutor DSA, counselor, ecc.) a cui possono rivolgersi tutti coloro che sentono l’esigenza di un sostegno, non solo per fronteggiare un’emergenza, ma anche per nutrire costantemente il proprio benessere psicofisico.

Il Centro polifunzionale dell’Associazione Fronte Scuola si trova a Fiumicino in via Val lagarina 47.

Dott.ssa Chiara Bertuolo (Psicologa) – tel. 353-4342925
Dott.ssa Elena Venturini (Psicologa) – tel. 353-4344195