“È dell’altro giorno la notizia della presentazione ufficiale della offerta di Lufthansa per l’acquisizione del 40% di ITA. Offerta che allo stato attuale non prevede nessuna definizione di temi delicati come ad esempio il reintegro dei lavoratori non riassunti”. Così Massimo Cervellini, Segretario di SI Lazio e Candidato con Polo Porgressista di Sinistra ed Ecologista, per Bianchi Presidente.

“Proprio per questo – dice Cervellini – ci accodiamo alle richieste avanzate dalla Filt Cgil e chiediamo a gran voce al Governo di mettere dei paletti importanti a questa procedura di vendita come: reintegro dei lavoratori non riassunti e adeguamenti contrattuali (già previsto per tutte le altre compagnie aeree comprese quelle low cost e ancora in attesa per il personale Ita). La gestione della situazione Ita/Alitalia è stata sicuramente negli anni molto controversa e a volte anche molto discutibile, abbiamo sempre chiesto come Sinistra Italiana (anche attraverso interrogazioni parlamentari) che prima di tutto fossero difesi posti di lavoro e fossero adeguati i contratti. La nostra battaglia nei confronti dei lavoratori di Ita e di tutto l’indotto aeroportuale continua, troppi le situazioni di criticità che gravano su tutto il comparto. È necessario che si ponga in essere una vera e propria rivoluzione dei contratti: basta precariato e salari da fame. L’aeroporto è una delle principali fonti di lavoro e di reddito per tutta la Regione, come tale va regolata e adeguata soprattutto dal punto di vista del lavoro”.

“Troppe volte – sottolinea Iannarella, Segretario di SI Fiumicino – si è pensato solo ed esclusivamente a vendere il vettore senza curarsi dei lavoratori che per anni hanno permesso ad Alitalia di essere riconosciuta in tutto il mondo. Ci auguriamo, se la procedura di vendita dovesse concludersi positivamente, che la nuova compagnia ponga in essere azioni di rilancio anche attraverso l’aumento della flotta. I lavoratori di Ita aspettano”.