Negli ultimi giorni ha cominciato a diffondersi la notizia di uno sciopero scolastico iniziato lunedì, a cui abbiamo preso parte anche noi: siamo la 5E del liceo Leonardo da Vinci e vi scriviamo proprio per parlare di questo sciopero.  A settembre abbiamo iniziato a confrontarci con la didattica mista, la quale si è rivelata poco funzionale, ma nonostante ciò abbiamo provato ad attenerci alle disposizioni ministeriali. A gennaio ci siamo ritrovati a vivere una situazione analoga, stavolta però vogliamo dire la nostra, visto l’esito della prima riapertura e data anche la criticità maggiore rispetto a settembre. Oltre ad essere perplessi riguardo all’adeguatezza del periodo in cui la scuola è stata riaperta, queste sono alcune delle motivazioni che ci hanno spinti a protestare:

TRASPORTI                                                                                                                    I trasporti pubblici non sono adeguati a contenere un numero ingente di studenti, e per quanto la nostra preside si sia impegnata a prendere accordi quantomeno con l’azienda che gestisce gli autobus nel comune di Fiumicino, la situazione non sembra essere particolarmente migliorata. Un esempio eclatante è la linea Maccarese-Aranova, a cui è stata aggiunta una corsa che dovrebbe diminuire l’affluenza di studenti sugli autobus durante l’uscita da scuola, peccato che la corsa sia stata aggiunta cinque minuti prima del suono della campanella.

MALFUNZIONAMENTO DELLA DIDATTICA MISTA
Il governo ha trovato nella ormai famosa didattica integrata l’unica soluzione al problema scolastico, ma noi studenti abbiamo sperimentato sulla nostra pelle quali sono i vari problemi legati ad essa. La Dad al 50% non permette di svolgere normalmente le lezioni, poiché, a causa del malfunzionamento del sistema audiola parte della classe che segue da casa non riesce a sentire adeguatamente. Lo stesso problema si pone a causa della scarsa connessione, nonostante per ben due settimane siano stati svolti dei lavori per installare la fibra. Così, non solo viene meno l’aspetto didattico, ma si assiste alla divisione del gruppo classe, che non riesce a comunicare con le persone che si trovano a casa o viceversa.

INCERTEZZE RIGUARDO LA MATURITÀ
In questi mesi stanno venendo meno chiarezza e anticipo riguardo la maturità 2021, che permetterebbero agli studenti e ai docenti di organizzare la didattica e i programmi in modo funzionale all’esame.

Siamo consapevoli della situazione critica che l’Italia sta vivendo, siamo convinti del fatto che il governo potrebbe fare molto di più per noi studenti, partendo ad esempio dal prestarci ascolto, dato che siamo noi a vivere l’ambiente scolastico tutti i giorni e dato soprattutto che non vogliamo essere pedine di un governo che punta solo a far vedere di essere in grado di gestire la situazione delle scuole.
Vorremmo inoltre chiarire che non siamo degli “studenti pigri”, come in alcuni casi siamo stati etichettati, ma vorremmo semplicemente trovare la soluzione più adatta. Sembra chiaro che questa soluzione non possa essere la didattica integrata, e sembra altrettanto chiaro che vista la situazione dei contagi nel nostro Paese non abbiamo la possibilità di rientrare al 100% nelle nostre aule. Di conseguenza, l’unica soluzione plausibile sarebbe un prolungamento della didattica a distanza finché non vi sia la certezza di poter tornare a scuola in sicurezza.

Quinta E liceo Leonardo da Vinci