“Oggi ci sono sei milioni di italiani che vivono in povertà, una cosa che ci deve scandalizzare. Spessissimo chi vive il peso e la sofferenza più diretta sono i Comuni e anche la Chiesa”. Lo ha sottolineato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, a Genova a margine della assemblea dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani a fine ottobre.

Del reso i dati dell’Istat tracciano una fotografia di disagio economico e sociale con pochi precedenti. L’inflazione morde a più riprese, un giogo tale da stringere sempre più le persone e le imprese. E chi si trova in prima linea a gestire questo disagio sono i volontari, come quelli straordinari della Comunità di Sant’Egidio di Fiumicino, dove è evidente la crisi.

“La distribuzione dei pacchi alimentari – spiega Francesca Scambia, responsabile della Comunità Sant’Egidio di Fiumicino – è sicuramente un’attività di supporto che ci può dare la misura dell’aumento della povertà a livello locale. Per dare una misura dell’incremento delle richieste di aiuto è sufficiente citare che fino a due mesi fa l’aiuto era destinato a circa 120 famiglie, oggi siamo arrivati a 150 nuclei familiari. Per il 70% si tratta di famiglie italiane, impoverite soprattutto dal taglio del reddito di cittadinanza. Tra i beni che non siamo più in grado di assicurare c’è l’olio extra vergine di oliva, alimento base della nostra dieta mediterranea. Le famiglie lo chiedono, ma dallo scorso Natale non siamo più riusciti a recuperarlo, sia perché i supermercati non lo donano più, sia perché è diventato troppo costoso da acquistare”.

Ma i problemi sono tanti e seri, uno dei più preoccupanti a Fiumicino, spiegano i volontari, è la totale indisponibilità di case da prendere in affitto. I proprietari non accettano contratti a lungo termine, preferendo affittarle a prezzi più alti su base stagionale. Quindi anche famiglie che potrebbero permettersi un piccolo affitto, non riescono a vivere in un luogo dignitoso per carenza di abitazioni disponibili. Per gli anziani, in particolare, è impossibile trovare una casa da affittare, perché vista l’età avanzata poi non si riesce a riprendere possesso del bene. I pochi che affittano le case, magari per alcuni mesi invernali non permettono agli affittuari di prendere la residenza, ma senza questo passaggio non si possono esercitare diritti civili.

“La Comunità di Sant’Egidio a Fiumicino non solo si occupa di assicurare pacchi alimentari – aggiunge Francesca Scambia – ma mette a disposizione di chi chiede aiuto una serie di servizi soprattutto a favore di stranieri o persone anziane e sole nella nostra sede di via delle Spigole, in quella che chiamiamo la ‘Casa dell’amicizia’, proprio perché si cerca di aiutare il prossimo come se si trattasse di amici. Per esempio supporto per ottenere dei documenti, per avere assistenza sanitaria, per aiutare nei compiti i bambini. Per famiglie straniere è disponibile un aiuto speciale per insegnare la lingua italiana ai bambini appena arrivati nel nostro Paese. In contemporanea si tiene anche una scuola di italiano per donne straniere che accompagnano i loro figli. Sant’Egidio Fiumicino: via delle Spigole 5, tel. 342-0484311.