A Fiumicino il trasferimento di sabbia prelevata davanti ai chioschi Dada Umpa e Mediterraneo ha “premiato” solo alcuni stabilimenti e chioschi, tipo Oasi o Veliero, lasciando a bocca asciutta altri, vedi Tirreno o Queen Mary. “Sono molto amareggiata – dice Enrica Cherubini del Tirreno -Da due anni si effettuano interventi sulla costa e in entrambe le occasioni il tratto eroso davanti al mio stabilimento viene escluso. Eppure sarebbero stati sufficienti una decina di camion per restituirci parte dei circa 15 metri di arenile inghiottito dal mare per i quali paghiamo regolarmente le tasse e un semplice escavo per restituirci un po’ di fondale. Purtroppo l’acqua è bassa e chi vuole farsi un bagno supera gli scogli con un grosso rischio: il pattino di salvataggio di impunta sul fondale basso”. Stessa situazione al Queen Mary. Gli interventi di ripascimento morbido dovevano partire qualche settimana fa. Sono stati rimandati prima allo scorso lunedì e poi scavallati ancora a data da destinarsi. “Dopo le affermazioni del sindaco – afferma Veronica Luca, titolare della spiaggia attrezzata – eravamo convinti di aver risolto il problema. Invece è praticamente iniziata la stagione e dell’opera a difesa della veranda, più volte ricostruita e devastata dall’erosione, neppure l’ombra”. Critica la consigliera Federica Poggio: “Le promesse del sindaco Montino gli operatori del settore le ricordano ancora molto bene. Siamo a giugno inoltrato, la stagione balneare è partita da oltre un mese e mezzo e diversi stabilimenti del lungomare sono senza spiaggia. Se non cambia qualcosa il rischio è che i turisti scelgano altri lidi e per la nostra economia saranno dolori”.