Sul sequestro dei cantieri del Porto Turistico di Fiumicino è intervenuto anche Antonio Quadrini, Coordinatore comunale Sinistra Ecologia Libertà. “Più volte ho ribadito a nome mio e di Sel che la situazione doveva essere presa di petto, chiedendo fin da Novembre dello scorso anno che il comune di Fiumicino impugnasse la Convenzione e ridiscutesse l’intera questione rivedendo l’intero progetto nonché verificasse le opere effettuate e la situazione di blocco insistente da quasi un anno – dice Quadrini – Nulla si è mosso e fortunatamente la magistratura sta continuando la sua indagine che mi auguro porti immediatamente a chiarire la situazione e a imporre al Comune e Regione scelte drastiche e consone alla situazione. Voglio ricordare che non aver nominato subito una commissione di controllo e verifica dei lavori e degli impegni contrattuali da parte del Comune, prevista dalla Conferenza dei Servizi nonché dalla Convenzione e istituita con ritardo solo attraverso richieste specifiche, e verificare che a oggi quella Commissione non abbia prodotto, almeno pubblicamente nessun rilievo, alla luce delle iniziative invece chiare di oggi della Magistratura, che rilevano queste carenze fondanti, mette una luce oscura sulla vicenda stessa. Non è possibile che una intera area, una località così importante per una città rischi di divenire una pattumiera in un “ pezzo di città uccisa “. Bisogna chiarire le responsabilità, far pagare ha chi ha sbagliato e nel contempo riappropriarsi di quell’area escludendo quei soggetti che hanno infatuato la gente con promesse di sviluppo e che invece ora e lasciano una città e una comunità nel degrado e nella insicurezza. La Giunta del comune di Fiumicino, incapace di tutelare gli interessi generali, dimostri almeno ora di essere colei che difende gli interessi della città e dei suoi abitanti, altrimenti non solo peggiorerà la situazione ma ne sarà complice nella sua decadenza”.