Prosegue la sinergia tra pubblico e privato per la riqualificazione del centro storico di Fiumicino. Così, mentre il 14 novembre scorso la Giunta comunale ha approvato progetto definitivo redatto dagli Uffici dell’Area Lavori Pubblici e Manutenzione Urbana per i lavori di realizzazione “Ristrutturazione via Torre Clementina”, finanziando il I stralcio dei lavori per un importo pari a 500 mila euro, anche dal fronte dei privati arrivano i primi risultati concreti che stanno imprimendo un significativo cambiamento allo skyline dell’asse viario sulla riva destra della Fossa Traianea. “Si tratta di interventi per cui l’amministrazione pubblica non ha speso nulla – spiegava nel novembre dello scorso anno l’assessore alle Politiche del Territorio Ezio Di Genesio Pagliuca – ma ha fornito naturalmente le autorizzazioni di competenza che, grazie all’azione dei privati, porteranno a cambiare  da qui a pochissimo il volto del centro storico. Siamo davvero felici che il nostro messaggio sia giunto ai cittadini, che si stanno adoperando per recuperare delle strutture oggi fatiscenti. In questi giorni – concludeva l’assessore – è iniziato il recupero dello scheletro dell’edificio fronte darsena, cartolina indecente per i turisti che vengono a Fiumicino”.
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Un vero sfregio, quell’edificio abbandonato da decenni assurto a esempio tra i più rappresentativi di un’epoca di crescita edilizia caotica e incontrollata e che da qualche tempo è entrato finalmente a far parte dei ricordi. Una ferita ora rimarginata, mentre prosegue, sempre sul fronte dell’iniziativa privata, la realizzazione del nuovo edificio che ha preso posto del vecchio e storico locale in disuso de ‘Il Pescatore’. E in attesa che prenda il via un’altra opera fondamentale per la riqualificazione di tutta l’area: la demolizione del complesso di fabbricati davanti al Ponte Due Giugno e l’edificazione di nuove cubature.
Ultima considerazione l’importanza che nel progetto di riqualificazione ha anche per questi edifici il piano del colore, teso alla tutela del patrimonio storico a sottolineare la prospettiva del canale navigabile verso il mare così come lo aveva realizzato nella parte iniziale del centro storico il Valadier.