Dopo due anni di esame del progetto relativo al porto crocieristico di Fiumicino Isola-Sacra, il Ministero della Cultura (MiC) ha rilasciato un parere formalmente positivo, ma di fatto privo di efficacia risolutiva. Il parere, infatti, non è stato accompagnato dal rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, che resta subordinata alla presentazione di un futuro progetto esecutivo.

Le criticità sollevate nel corso dell’istruttoria rimangono tutte irrisolte e nel parere espresso sono richieste molte riprogettazioni da doversi verificare prima di poter concedere l’eventuale autorizzazione paesaggistica. Con particolare riferimento a:

  • Copertura del Faro: permane l’incompatibilità visiva tra la presenza delle navi e il Faro storico, la cui copertura non è stata tecnicamente risolta né mitigata nel progetto attuale, né si vede come possa essere “mitigata”.
  • Verifiche archeologiche: non è stato possibile eseguire le necessarie indagini archeologiche preventive, a causa della mancanza dei progetti relativi alle reti di servizio, tra cui il sistema di cold ironing, di cui come è noto manca totalmente il progetto. Senza questi elaborati, la Sovrintendenza non può verificare i tracciati né valutare l’impatto sulle aree sensibili.
  • Progetto insoddisfacente: il MiC ha subordinato ogni ulteriore valutazione alla redazione di un nuovo progetto dell’area del Faro e dei Bilancioni, che dovrà affrontare in modo specifico e risolutivo le problematiche legate ai manufatti storici, elementi ritenuti non adeguatamente trattati nella proposta attuale.

Il parere rilasciato dal MiC, dunque, non è un vero parere favorevole, ma piuttosto un atto formale che lascia intatti tutti i nodi critici già evidenziati. Rimane confermato che le pressioni politiche che il progetto subisce non possono superare l’esame degli enti tecnici che lo verificano e ne evidenziano le criticità insuperabili. In assenza di soluzioni concrete e progettuali, il percorso autorizzativo resta sospeso e incerto.

I Tavoli del Porto esprimono forte preoccupazione per l’approccio adottato, che rischia di generare confusione e false aspettative. Il parere “positivo” del MiC, privo di autorizzazione paesaggistica e vincolato ad un progetto futuro non ancora definito, non può essere interpretato come un via libera. I Tavoli ribadiscono la necessità di un confronto pubblico e trasparente, fondato su progetti completi, verificabili e rispettosi del patrimonio culturale e ambientale.

Comitato Tavoli del Porto