“Ormai non possiamo più attendere, il porto canale non è sicuro. È dal 1962 che Fiumicino e gli operatori della pesca aspettano che venga realizzato l’approdo in una darsena che possa garantire la sicurezza sia all’ormeggio che alla navigazione”. È quanto dice il delegato alla pesca del comune di Fiumicino e leader della lista civica Noi Insieme Luigi Satta. “Nel 2012 in una riunione con l’Autorità Portuale il presidente assicurò l’avvio della costruzione del nuovo porto e la darsena della pesca. Lavori che sarebbero dovuti partire entro 2013. Purtroppo dalle ultime notizie non ci sono previsioni e l’avvio degli interventi è ancora in alto mare. Il problema della elevazione dei fondali del porto canale non dà più quella sicurezza alla navigabilità e all’ormeggio – sottolinea Satta –  Quando nel 1999 è stato firmato il protocollo d’intesa tra Comune Fiumicino, Regione Lazio, Comune di Civitavecchia, Associazione Operatori Portuali di Fiumicino e Autorità Portuale, avevamo la convinzione che l’estensione dell’Autorità Portuale sul porto di Fiumicino accelerasse l’iter burocratico e vedere realizzato così il nuovo porto. Purtroppo ci troviamo ancora fermi al 1962 con un peggioramento della situazione del porto canale causato dai lavori per la messa in sicurezza (contro eventuali esondazioni) delle banchine. È arrivata l’ora di fare chiarezza e conoscere di chi sono le responsabilità di questi ritardi. Nei prossimi giorni chiederò insieme ai presidenti delle due Cooperative della pesca un incontro al presidente dell’Autorità Portuale Pasqulino Monti, per capire i tempi per l’avvio dei lavori e chi siano gli “imputati” che hanno provocato questi ritardi. Qualcuno deve capire che la darsena per la pesca non è un capriccio dei pescatori ma un’iniziativa ormai di vitale importanza. È a rischio la sicurezza sul lavoro, dei pescatori e delle imbarcazioni. Questo è un problema che deve coinvolgere tutti, anche l’intero consiglio comunale. Vogliamo conoscere la verità su chi impedisce la costruzione del porto”.