Spacciare una speculazione edilizia privata per un simbolo della città ci vuole una bella faccia tosta”. È quanto dice il consigliere comunale Mario Baccini in merito all’annuncio del sindaco Esterino Montino del posizionamento di un ponte di collegamento tra le due palazzine che si trovano davanti al Ponte Due Giugno. L’annuncio del sindaco era stato fatto il 21 aprile durante il sopralluogo al cantiere: “Sarà un secondo simbolo della città, dopo il nuovo Ponte Due Giugno realizzato da noi qualche anno fa – aveva detto Montino – l’idea mi è venuta quando imprenditore e tecnici ci hanno presentato il progetto dei due fabbricati. Per la vicinanza al Ponte Due Giugno suggerii io di unirli con una passerella. Poi col tempo è diventata un vero e proprio ponte di 180 tonnellate che riprende la caratteristica del Ponte Due Giugno, con due pilastri ai lati e la passerella che unisce gli ultimi due piani creando una certa continuità tra i due edifici. La visione dall’alto, anche dall’aereo, sarà uno dei segni distintivi moderni della città”

“Le scelte di riqualificazione urbana dell’assessore all’Urbanistica – attacca Baccini – non mi sembrano in linea con i bisogni di spazi attrezzati che hanno i cittadini. La sistemazione dell’area davanti al Ponte Due Giugno con un progetto di piazza con verde attrezzato poteva essere, questo sì riqualificante e bello. Si potevano garantire i diritti dei privati in tanti modi previsti dalle leggi vigenti.  Ormai siamo alla deriva e si percepisce la sensazione dell’assalto alla diligenza prima della fine del regno”.