“Cassonetti decapitati per aumentarne la capienza. L’ultima trovata dell’Ati che svolge il servizio di igiene urbana è geniale. Tanto geniale da essere stata testata un po’ ovunque a Fiumicino: via del Faro, nei pressi della Conad, via Trincea delle Frasche, via Formoso, via Passo Buole, via del Canale, via della Foce Micina. Tutti con un comun denominatore: niente più copri contenitori. Peccato che il capitolato d’appalto parli chiaro: i cassonetti guasti devono essere immediatamente riparati e sostituiti. Che sia la solita scusa per non ottemperare agli obblighi del bando? Intanto però le misteriosi sparizioni e la genialità oltre a danneggiare ulteriormente l’immagine già deteriorata della città, amplifica uno dei marchi di fabbrica di questa gestione: l’essenza Malagrotta che si respira ovunque. Niente copri contenitore, e l’odore del percolato viaggia che è un piacere. Mentre i residui, quando piove, sgorgano sulle strade che poi regolarmente non vengono igienizzate come invece prevede il capitolato. Una bella cartolina da Fiumicino”. Lo denuncia il responsabile del gruppo ambiente e territorio del Pd di Fiumicino, Raffaele Megna. Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio, che ha presentato un’interrogazione urgentissima “per capire capire dal sindaco – afferma Calicchio – se l’idea di decapitare i cassonetti sia davvero una disposizione dell’Ati o uno dei tanti episodi di lassismo di una ditta che da quando ha vinto il bando non ha ottemperato a uno solo dei suoi doveri”. “La differenziata – attcca l’esponente piddì – è ancora un ricordo, il porta a porta a Parco Leonardo annunciato da sei mesi ancora non si vede. I cassonetti, guasti e insufficienti, sono gli stessi di cinque anni fa e non sono mai stati sostituiti. L’Isola Ecologica di via del Pesce Luna continua a essere chiusa. Questa gestione dei rifiuti è lo specchio dei dieci anni del centrodestra che, non contento di aver massacrato la città, è riuscito pure ad appiopparci l’ennesimo servizio scadente”.