“Un parco abbandonato a sé stesso. Poteva e doveva divenire il fiore all’occhiello dell’Isola Sacra e invece si è trasformato in un incubo per i residenti della zona, che riferiscono di scorribande notturne dei vandali e di sporcizia ovunque, di infestazioni di insetti e perfino di serpenti”. È quanto riferisce il consigliere comunale Pd Paolo Calicchio. “Purtroppo, l’amministrazione comunale considera la manutenzione dei parchi un peso, senza capire che un giardino pubblico è un punto di aggregazione per i giovani, un posto di ritrovo per gli anziani e un’occasione di svago per le famiglie. E’ già stato tentato l’affidamento a privati attraverso un bando che è andato deserto: troppo gravose le richieste a fronte di profitti incerti. Ora l’assessore all’Ambiente ci riprova ripubblicando lo stesso bando e proponendo le stesse condizioni. E abbiamo pochi dubbi sull’esito di questa operazione ‘fotocopia’ – dice Calicchio – Una struttura del genere, che dispone anche di un palco per manifestazioni artistiche e canore, va ristrutturata e manutenuta a spese pubbliche, per poi essere affidata ad associazioni di volontari che ne garantiscano l’apertura e la guardiania. I punti di ristoro sono un’altra cosa e per quelli si possono realizzare bandi a parte, senza scaricare su chi fa impresa anche la manutenzione di ettari di giardino. Nei giorni scorsi, gli operai incaricati dal Comune sono intervenuti per la manutenzione ordinaria di routine, ma l’area già si trova in condizioni discutibili.  Oltretutto, di notte è aperta, incustodita e totalmente al buio. Il 4 maggio il parco sarà intitolato a Tommaso Forti, un surfista di Fiumicino scomparso prematuramente a causa di un incidente stradale. Sicuramente, per l’occasione sarà tutto pulito e in ordine, poi rimpiomberà nell’incuria e nel degrado. Forse è meglio che continui a portare il nome del capitano di corvetta Lorenzo Bezzi, deceduto nel 1940: in questo caso, non ci sarebbero familiari ed amici da deludere”. Sulla questione è immediatamente intervenuta l’amministrazione comunale. “Calicchio ci faccia capire, la sua idea per Parco Bezzi è: manutenzione e ristrutturazione continua a spese dei cittadini – risponde l’assessore all’Ambiente Gino Percoco – Mentre al privato, o un’associazione che fa impresa come dice lui, la possibilità di realizzare un chiosco bar e affittare l’area ad altri privati per realizzare manifestazioni ludiche, sportive (introitando quindi denaro) con l’unico onere in cambio di aprire i cancelli la mattina e chiuderli la sera? Niente niente ha anche un’associazione che fa impresa da proporci alla quale non scaricare, come suggerisce, anche la manutenzione di ettari di giardino? E nel suo innovativissimo progetto, per curiosità, la spesa del chiosco bar è a spese dei cittadini o ci fa il piacere di sgravarcela almeno quella? Meno male che proviene da una ideologia che ha sempre messo davanti il popolo a discapito del privato, altrimenti chissà che avrebbe architettato. Calicchio, comunque, persona per bene, qualcosa di sensato l’ha detto: è vero, qualche giorno fa i tecnici comunali hanno iniziato gli interventi di routine. La manutenzione  del parco, anche se non affidato, viene svolta regolarmente. Ma dopo due giorni era già nuovamente tutto sporco. Vero. Altra verità: la notte i cittadini riferiscono di scorribande notturne dei vandali. Qualche anno fa abbiamo chiuso il parco con delle sbarre per evitare incursioni notturne. Le hanno divelte. I cancelli? Hanno sfasciato prima le serrature e poi i lucchetti. Ecco perché sono aperti la sera. Cambiamo serratura e ce la distruggono dopo due giorni. Arcano svelato. Ora però Calicchio ha la soluzione: la guardiania notturna a un’associazione che non avendo alcun onere, nemmeno quello di sostituire gli eventuali arredi pubblici danneggiati, sicuramente sarà invogliata a spendere soldi e ingaggiare dei vigilantes. O magari ideerà ronde notturne la sera, con volontari pronti a darsi il cambio ogni tre ore. Ma ci sta sveglio la notte per pensarle? Per questa amministrazione i costi di manutenzione del verde non sono un peso, sono quasi fuori portata. Evidentemente si deve essere perso cosa è successo negli ultimi anni: crisi globale, deficit, Italia attaccata dalla speculazione, conti in rossi, tagli delle risorse indirizzate agli enti locali che oggi boccheggiano. Per questo si devono trovare soluzioni a costo zero per i cittadini (e non per i privati): in modo tale da alleggerire il peso delle uscite. Il bando non è stato riproposto in fotocopia. Ma con delle leggere modifiche. Ne stiamo studiando altre. E abbiamo altre soluzioni da proporre. Questo nell’interesse esclusivo dei cittadini e non solo delle associazioni che fanno impresa, come piacerebbe a Calicchio.  Non è facile. Ma solo chi sta sull’eremo senza fare nulla non sbaglia mai. Criticare a priori, infarcendo tutto di tanta demagogia non dovendo fare i conti con nulla, stando all’opposizione, è facile. Decidere, quello sì, è complicato”.