Sabato scorso 19 novembre, presso la Casa della Partecipazionea Maccarese, si è tenuta una  significativa e partecipata Assemblea/Festa organizzata dalla “Rete art.136-Ambiente e Paesaggio”al fine di ripercorrere le tappe delle lotte sostenute per oltre un decennio contro il raddoppio dell’Aeroporto, la conseguente distruzione di circa 1300 ettari agricoli del territorio di  Maccarese e la demolizione di numerosi centri rurali,  e l’estensione della salvaguardia su 5000 ettari di territorio agricolo collinare – già in massima parte sottoposti a vincoli – di un’area che si voleva trasformare nella discarica dei rifiuti di Roma.

La salvaguardia di questi importanti e significativi territori, delle loro bellezze naturali, ambientali e storico-archeologiche nonché della loro valenza economica, e contro l’istallazione di impianti a vario titolo inquinanti e di natura speculativa, è dovuta indubbiamente alla tenacia dei cittadini e delle oltre trenta realtà associative territoriali –  Associazioni, Comitati e Pro Loco – che riunendosi hanno dato vita alla Rete Art. 136 e che sabato scorso, in gran numero, hanno voluto festeggiare questi due importanti successi. Tra le numerose iniziative prese nel corso degli anni sono state ricordate le tante assemblee pubbliche svolte sui territori e la petizione che nel giro di pochissimi giorni raccolse più di 3500 firme.

Il Decreto regionale 172/2022 che, sulla base delle valutazioni della competente Soprintendenza Archeologica, ha dichiarato di notevole interesse pubblico i 5000 ettari collinari, ha dato seguito al mandato ricevuto dal Sindaco e dagli assessori competenti: il 18 ottobre 2018 infatti in Consiglio Comunale è stato votato all’unanimità, e quindi con il voto favorevole anche dei gruppi dell’opposizione. L’ordine del giorno chiedeva di:

-contrastare, come nel passato, ogni iniziativa tesa a realizzare opifici dove trattare o depositare i rifiuti urbani, così come previsto. Invece, nella carta adottata dalla Città Metropolitana;

-favorire e partecipare attivamente alla costituzione del Biodistretto;

-avanzare formale richiesta al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, affinché le aree incluse nel PTPR siano, conformemente all’art.136, comma 1, lettere c) e d) del D.lgd 42/2004, dichiarate di notevole interesse pubblico;

-riferire periodicamente alla Commissioni permanenti, lo stato d’avanzamento delle procedure e degli atti amministrativi di cui ai punti precedenti.

Questo risultato è quindi anche il frutto della volontà espressa unitariamente da tutti i consiglieri comunali, senza distinzione di parte politica, che non hanno ignorato la valenza strategica del territorio collinare ai fini di uno sviluppo turistico di tutta l’area; uno sviluppo che in tante altre località è motivo di benessere e ricchezza per le aziende agricole e per quanto organicamente ad esse connesso.

All’incontro del 19 novembre erano presenti alcuni Consiglieri Comunali, l’Assessore alle attività produttive Erica Antonelli, il Presidente della Commissione regionale Marco Cacciatore, che in tutti questi anni insieme ai colleghi locali ha seguito e sostenuto politicamente le due vicende sotto il profilo politico-amministrativo. Per l’Amministrazione comunale è intervenuto il Vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca.

Cittadini e associazioni non intendono smobilitare: resta aperta infatti la vicenda dell’Aeroporto di Fiumicino con la riproposizione della quarta pista (seppure bocciata dalla Commissione tecnica VIA/VAS e dalla sentenza del Tar) ventilata nella recente Proposta del Piano Nazionale Aeroporti depositata da ENAC per l’ottenimento della VAS.

Occorrerà inoltre vigilare affinché il decreto regionale 172/2022 venga attuato nelle forme più corrette per favorire lo sviluppo sostenibile delle zone interessate.

Fonte: Rete art. 134 Ambiente e Paesaggio