“Appellarsi al concetto di “autodeterminazione” riferito alle ragazze che scelgono di partecipare a Miss Italia fa amaramemte sorridere – dichiara la consigliera comunale PD Erica Antonelli – l’autodeterminazione va bene per partecipare ad un concorso di bellezza, ma viene negata per importanti temi dell’etica sociale – aborto e fine vita tra tutti – che la destra combatte ogni giorno. Le giovani donne sono pienamente libere di decidere come utilizzare il proprio corpo, ci auguriamo consapevolmente e non “guidate” da modelli sociali vecchi, imposti (e sbagliati).
Quello che contestiamo alla amministrazione comunale è di aver sostenuto direttamente un concorso, nato in altri tempi, che nel bene e nel male ha contribuito e continua a promuovere un mito della femminilità intriso di stereotipi fisici e comportamentali. La bellezza delle donne, in quanto tale – sottolinea la consigliera – non è da criminalizzare, ma non può passare come pre-condizione essenziale per raggiungere il successo: è un messaggio che non può essere diffuso. Una amministrazione pubblica dovrebbe in primo luogo valorizzare le intelligenze, le potenzialità e le competenze, al netto di peso, altezza e misure”.
2025-08-28
