C’è anche Rieti nel ventaglio delle varie ipotesi in campo. I rifugiati sfollati dal palazzo abusivamente occupato in via Curtatone a Roma, nei pressi di piazza Indipendenza, tutti giovani provenienti dal Corno d’Africa, potrebbero trovare ospitalità in provincia, probabilmente nel territorio compreso tra i comuni di Fara Sabina e Scandriglia, anche se in serata è emersa l’ipotesi Torri in Sabina. Si parla di 40 nuclei familiari, sfollati nei giorni scorsi dalla polizia da un palazzo nella zona di piazza Indipendenzaa Roma, nella stragrande maggioranza rifugiati eritrei. L’ ipotesi Rieti è rimbalzata nella Capitale durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Roma, Paola Basilone, durante il quale il Prefetto ha sollecitato Comune di Roma e Regione Lazio a trovare una soluzione veloce per “superare le criticità ancora esistenti”. L’eventuale trasferimento in provincia riguarderebbe una cifra di rifugiati compresa tra le ottanta e le cento unità. Persone, quasi tutte giovani, che verrebbero alloggiate in alcune villette di proprietà della società conduttrice del palazzo di via Indipendenza a Roma, la Sea Servizi avanzati, che si è impegnata a fornire le unità abitative senza oneri per il Comune di Roma. C’è però da specificare che le villette in provincia di Rieti di proprietà della Sea (non è stato specificato nel dettaglio dove si trovano, indiscrezioni le collocano tra Passo Corese, Scandriglia e Torri), non sono però l’unica soluzione sul tavolo della Prefettura romoana. L’alternativa è rappresentata da altri immobili della Sea a Fiumicino. La decisione verrà comunque assunta durante un tavolo operativo convocato dall’assessorato al Patrimonio. A Rieti, nella sede del Palazzo del Governo in piazza Battisti, nessuna richiesta ufficiale è ancora giunta. Si è invece già mosso, a livello di informazioni sulla vicenda, il sin-daco Antonio Cicchetti. Ma di ufficiale non c’è al momento ancora nulla. Cicchetti ha comunque spiegato che “nel caso in cui tale ipotesi si concretizzasse, vorremmo sapere di quanto verranno aumentate le forze dell’ordine presenti ora a Rieti”. Né comunicazioni, né allerte sono giunte ai comuni eventualmente interessati dal trasferimento dei rifugiati eritrei sfollati dal palazzo di via Curtatone, abusivamente occupato.

(Il Messaggero)