“Le esternazioni del consigliere comunale Alessandra Vona sul trasferimento del mercato rionale da Testa di Lepre ad Aranova sono stupefacenti, sbalorditive”. Così replica Massimo Butani, presidente dell’associazione Crescere Insieme di Aranova. “Definire polpetta elettorale un’operazione auspicata da tutta la località e portata avanti con grande abnegazione da comitati e associazioni, compresa la nostra, svilisce quello spirito di collaborazione tra il mondo civico e la politica, di qualsiasi colore sia, necessario soprattutto oggi a portare risultati concreti a casa – dice Butani – I ringraziamenti? Rivolti a chi ha dato seguito con i fatti a quello che per noi era un obiettivo da raggiungere. La politica non c’entra. Avremmo fatto lo stesso con qualsiasi altro sindaco e qualsiasi altra maggioranza. I colori partitici non ci interessano. Alla nostra associazione interessano i fatti. Guai quindi a trasformare una proposta arrivata da vari comitati (il comitato di zona aveva chiesto lo spostamento sì ma nel parcheggio della scuola, ritenuto poi in commissione su nostra segnalazione non consono) un tema di battaglia elettorale. L’acredine della consigliera Vona nei confronti di questa vicenda è quantomeno curiosa. In alcune commissioni consiliari in cui si discuteva proprio del trasferimento del mercato, al quale noi eravamo presenti, lei al contrario non c’era, limitandosi a far sentire la propria voce solo attraverso gli organi di stampa. La politica, e lei dovrebbe saperlo, si discute nelle giuste sedi e non solo sui giornali. Perché dunque far emergere questo lamento oggi quando ormai il trasferimento sembra una cosa fatta e non prima, quando era ancora in ballo e nelle sedi istituzionali? Questa presa di posizione, cara consigliera, sembra studiata ad arte. Dov’era quando la nostra associazione chiedeva aiuto alla classe politica per risolvere alcuni nodi irrisolti del territorio? Perché, se davvero ha a cuore Aranova, ha ignorato tutte i nostri sos e le nostre petizioni preferendo invece prenderle in prestito e farne un cavallo di battaglia partitico, palesando quei limiti di presenza sul territorio che articoli e comunicati stampa non possono colmare? Cara consigliare, la nostra associazione e tutti i volontari che partecipano attivamente alle nostre iniziative, non sono i  leccapiedi di nessuno, ma amano, evidentemente a differenza sua, portare a casa risultati concreti. Con varie sollecitazioni abbiamo ottenuto un pediatra h24, il via libera a un centro di aggregazione giovanile, un centro anziani, l’accordo con i carabinieri in pensione per meglio tutelare la sicurezza davanti alle scuole, i lavori di sicurezza idraulica, il parco giochi, e non è il caso di continuare l’elenco. Ma di questo certo dobbiamo ringraziare tutti ma non lei che mai e poi mai ha portato qualcosa di concreto a questa località se non polemiche e veleni, spaccando quel tentativo di aggregare le forze del mondo associativo, mettendo uno contro l’altro. Se davvero desidera cambiare il concetto di fare politica, inizi. Si tolga dal petto il simbolo del Pd e faccia politica attiva sui territori, per il bene dei cittadini e non per il bene del suo partito. I comitati e le associazioni, espressione più pura del bene comune, non hanno bisogno di paladini della giustizia che li difendano. Se siamo arrivati al punto di svilire i risultati territoriali definendoli spot elettorali per accaparrarsi qualche simpatia, beh questa non è la strada giusta. Noi, evidentemente a differenza sua, auspichiamo invece una collaborazione più intensa tra organismi del territorio e rappresentanti dell’istituzione”.