Mauro Gonnelli

“Uniti per vincere dopo gli errori del passato. Baccini è il candidato sindaco, serve un rinnovamento e vanno coinvolti i nostri giovani migliori”. A poco più di un anno dalle elezioni, vediamo come si stanno preparando gli schieramenti, a partire dal Centrodestra   

di Fabrizio Monaco

La campagna elettorale è già cominciata. Nelle redazioni, come sui social, i segnali sono chiarissimi. Gli aspiranti a un qualche ruolo amministrativo si stanno preparando, i motori si sono già messi in moto verso il voto previsto per fine primavera 2023. Per capire che aria tira nel centrodestra abbiamo voluto incontrare Mauro Gonnelli, politico di lungo corso capace nel recente passato di determinare sempre, in un modo o nell’altro, le sorti delle elezioni.
Allora Gonnelli, che aria tira stavolta per la vostra coalizione?

Nel 2018 le elezioni erano caratterizzate da un Centrodestra spaccato non solo a livello locale. Dopo le politiche la Lega abbandonò il progetto di coalizione con Fratelli d’Italia e Forza Italia per costruire il primo Governo Lega-5 Stelle. A distanza di 4 anni possiamo dire con certezza che è stato un progetto fallimentare a tutti i livelli. Le esperienze di quei mesi e di questi anni, hanno portato il centrodestra tutto a comprendere che solo in un rapporto di coalizione si può creare una vera alternanza al Governo di centrosinistra. Anche e soprattutto a livello locale, cosa che ha permesso di chiarirci perché continuare e non ammettere alcuni errori significa non dimostrare maturità. Un passaggio che ci ha permesso di ritrovare una sintesi nel dialogo e la certezza di porci alle prossime elezioni come coalizione alternativa all’attuale centrosinistra che, al di là di parole di facciata, di fatti ne ha fatti ben pochi.

Come giudicate questi anni di guida Montino?

Un buon vestito non presuppone che all’interno ci sia un corpo ben curato. Montino si è preoccupato di fare interventi, soprattutto in alcune località, trascurando tutte le altre. Si fa spesso l’esempio di via della Torre Clementina, ma vantarsi per una strada nel terzo Comune più grande d’Italia, avendo lasciato indietro altre 13 località dimostra di per sé il fallimento. In questi 10 anni, nonostante l’aumento impetuoso della popolazione, non è stata programmata nessuna nuova scuola, per cui la disponibilità dei posti è andata sempre più scemando. Nessuna infrastruttura principale, l’unica cosa della quale si è parlato in modo continuo è dell’Auditorium, come se l’esigenza principale di questa città fossero improbabili eventi. In sintesi, aver dilapidato un patrimonio finanziario senza che questo si sia tradotto in opere sostanziali per i cittadini è un gravissimo errore commesso dall’attuale Amministrazione. La politica dovrebbe pensare alla programmazione e non solo alla quotidianità, invece niente centri sportivi per i giovani, nessun elemento di aggregazione, nessun taglio alle spese, nessun sostegno alle famiglie. Non solo si è fallito, ma si è anche usata la questione Covid per nascondere tante inefficienze e la mancanza di attenzione. Abbiamo avuto un’Amministrazione che è stata più conosciuta per aver fatto delle strisce pedonali arcobaleno, piuttosto che per aver realizzato o investito in attività necessarie e fondamentali. Vorrei chiudere ricordando che il sindaco, nell’ultima campagna elettorale, disse che avrebbe assunto ogni disoccupato fuoriuscito dalla vertenza Alitalia. In realtà Montino ne ha fatte parecchie di assunzioni, ma nessuna tra i disoccupati non solo di Alitalia, abbandonando tante persone che dolorosamente hanno perso il posto di lavoro in questo territorio”.

Chi sarà il candidato sindaco del centrodestra per il 2023?

Rimango fermo sull’idea che serve un rinnovamento, il vero leader è colui che sa far crescere una classe dirigente, una nuova consapevolezza che deve essere coniugata con l’esperienza, la stabilità e una formazione politica valida.

È d’accordo a sostenere la candidatura di Mario Baccini?

Ritengo che il lavoro che sta portando avanti Baccini di ricucitura e di disponibilità nei confronti di tutte le anime culturalmente vicine al centrodestra, sia un lavoro meritevole di riconoscimento. La sua candidatura potrebbe essere certamente in grado di riunire tutta la coalizione, una candidatura sostenibile, fatta in un contesto di assoluto rinnovamento di tutto il centrodestra . Ora la più grande sfida da affrontare per tutta la politica è una: motivare i giovani nell’avvicinarsi alla cosa pubblica, perché le delusioni di questi anni sono state cocenti. Non solo i ragazzi non hanno più voglia di essere protagonisti del loro futuro, ma non hanno più fiducia nei confronti di nessuno. Baccini dovrà sempre tenere a mente questa missione: il coinvolgimento di tutta la città, delle nuove forze imprenditoriali e soprattutto dei giovani. Sarà questo l’elemento fondamentale per una buona amministrazione e per una coalizione lungimirante, lontano anni luce dai cattivi esempi cortigiani degli ultimi anni di questa Amministrazione di centrosinistra.