“Siamo certi che la vicenda che ci vede chiamati in causa si risolverà presto”. Lo dichiarano i consiglieri di maggioranza del Comune di Fiumicino raggiunti da un avviso di garanzia in merito alla vicenda delle concessioni demaniali. “Se ci sono dei dubbi è bene che la Procura indaghi e faccia giustamente i suoi accertamenti”, dicono. “Da parte nostra – sottolineano – siamo certi di aver agito nell’interesse comune, senza procurare alcun “ingiusto vantaggio patrimoniale” ad alcuno. Occorre infatti precisare che la delibera di indirizzo votata in Consiglio comunale nasce con lo spirito di riportare all’interno delle norme un procedimento iniziato 14 anni fa e mai portato a conclusione. Il bando del 2002 per l’assegnazione dei chioschi ha sempre previsto la concessione su 2000 mq per le attrezzature balneari. Peccato che le disposizioni del bando non siano state mai applicate dalla vecchia Amministrazione la quale, invece di stare nelle norme e rilasciare l’unico istituto giuridicamente riconosciuto per l’occupazione del demanio (ovvero la concessione), ha scelto di rilasciare la convenzione, determinando una situazione confusa e nebulosa, tanto a livello giuridico che amministrativo. Con la nostra delibera – dicono – abbiamo semplicemente dato mandato agli uffici di riparare a questa situazione di indeterminatezza che si era consolidata negli anni, previo tutte le verifiche tecnico-normative del caso e sulla base della Sentenza del Consiglio di Stato e del bando originario. Non abbiamo dato nuove concessioni – sottolineano i consiglieri – non abbiamo esteso l’area, non abbiamo allungato la durata dell’occupazione del demanio. Semmai abbiamo esercitato il nostro mandato, abbiamo fatto ciò che la passata amministrazione non ha fatto: scegliere di governare. E ci sorprende che a chiedere spiegazioni siano proprio quei consiglieri che questa situazione hanno contribuito a determinarla”.