Daniele Capone, 21 anni, è un cantautore emergente nel panorama romano. Talento e passione smisurata per la musica, il 27 marzo ha lanciato suo ultimo singolo “Whiskey”, subito un successo su Spotify

di Francesco Camillo

Ha fatto da poco irruzione nel mondo della musica, ma grazie al suo talento lo aspetta  un futuro radioso. Daniele Capone, in arte LØVE, è un cantautore emergente nel panorama romano. Ha 21 anni, nato e cresciuto nella Capitale, vive nel quartiere Eur Montagnola, con un debole per Fregene e per gli aperitivi al tramonto in riva al mare.
“Ho incontrato il mondo della musica a 8 anni – racconta − iniziando a prendere lezioni private di pianoforte, ho proseguito fino a 16 anni, quando ho iniziato a scrivere le mie prime melodie e testi, in quel momento ho capito veramente quanto fosse importante la musica per me. L’anno successivo ho iniziato lezioni di canto prima al Seraphicum e successivamente alla scuola di musica popolare di Donna Olimpia, nella quale partecipo anche a un coro moderno”.

Il suo nome d’arte proviene dalla lingua danese, tradotto in italiano non significa “amore”,  ma “leone”. “Il leone è il simbolo dell’orgoglio – sottolinea Daniele – e della forza, ma anche della rivincita personale. In fondo ogni cantante attraverso la musica vuole tirare fuori le proprie emozioni e intende spigionare quello che si annida dentro la propria anima”.
Il fatto che LØVE sia destinato al successo lo testimonia il fatto che in poco tempo su Spotify è arrivato a contare oltre 100 mila visualizzazioni.

“Da poco più di un anno – dice Daniele − ho iniziato a concretizzare i miei progetti e nel gennaio 2019 ho fatto uscire il mio primo brano ‘L’immagine di te’ con il relativo video ufficiale, seguito da una serie di altri singoli che nelle intenzioni iniziali avrebbero dovuto comporre un EP, ma che per scelta personale poi ho deciso di far uscire singolarmente con i titoli di: Tra le fiabe e la realtà, Lui, Il mondo non ci sente, Luce e tenebre”.

Nel novembre scorso poi è uscito un nuovo singolo “Bellissimo ricordo”, mentre lo scorso gennaio arriva “Eppure resti unica”, il primo singolo del 2020. Il secondo singolo dell’anno dal titolo “Whiskey” è uscito lo scorso 27 marzo. I pezzi usciti fino a ora sono acquistabili su tutti i digital stores e hanno raggiunto ottimi risultati principalmente su Spotify e Youtube. “Di tutti i miei pezzi – ci tiene a dire Daniele − sono unico autore del testo e compositore della linea melodica. Parlo d’amore, ma anche di tematiche più profonde.  Ad esempio la canzone ‘Lui’ tratta di un ragazzo che si è suicidato per problemi di droga. L’importante però è trovare l’argomento in grado di abbracciare più fasce d’ età contemporaneamente”.

In passato ha partecipato ai casting di vari talent show ottenendo buoni risultati e al momento si muove come indipendente sul mercato discografico, nonostante abbia una distribuzione digitale annuale vincolata all’Harem Studio di Roma, con la quale collabora da più di un anno, pur rimanendo libero contrattualmente dal punto di vista discografico.
“Mi definisco un cantautore – aggiunge Capone – non mi etichetto come cantante pop o rapper, nonostante nel percorso musicale abbia avuto influenze sia dal mondo rap, che da quello pop e soul. La mia fonte d’ispirazione principale rimane il cantautorato italiano, classico e moderno. Credo che la musica sia il mezzo più efficiente, introspettivo, emotivo e diretto per comunicare il proprio mondo interiore ed esteriore. Farsi comprendere, esprimere completamente sé stessi, una dimensione unica dello spirito. Quando ho qualcosa da dire basta sedermi al piano e prendere in mano una chitarra, le parole vengono da sole. Penso che questo sia raro nella vita, amare tanto la musica e avere una passione sconfinata per me è stato un dono”.