Le crisi economiche, l’incertezza sul mercato e il lento ritorno alla normalità post pandemia stanno scoraggiando gli investitori, sempre meno interessati a riversare i propri risparmi nella finanza tradizionale. Allo stesso modo, gli strumenti di investimento ritenuti “sicuri”, come i titoli di stato o i depositi bancari, non garantiscono un ritorno in termini di rendimento tale da poter rappresentare una garanzia per il proprio futuro. D’altra parte, anche coloro che sono alla ricerca di fondi per realizzare un’idea o portare avanti un progetto si trovano a scontrarsi con lunghi iter burocratici, richieste di garanzie al limite dell’impossibile e costanti dinieghi da parte degli istituti bancari, scottati, nel recente passato, dalle crisi che hanno messo in ginocchio tutto il comparto.
Per ovviare a questo stallo dicotomico, sono sempre di più le piattaforme di crowdfunding in Italia che ricoprono il ruolo di punto di incontro tra i due attori in causa, riuscendo a rispondere alle esigenze dell’investitore per quel che riguarda il rendimento e a quelle dell’imprenditore per ciò che concerne la necessità di liquidità. In particolare, nell’universo del crowdfunding è la modalità lending che facendo registrare le migliori performance.
Il lending crowdfunding per uscire dalla crisi
Quando parliamo di lending crowdfunding, dobbiamo in via prioritaria sottolineare le differenze esistenti con l’altra tipologia della raccolta dal basso, l’equity crowdfunding. A differenza di quest’ultimo, nel quale il risparmiatore decide di investire in un progetto entrando nella società con una quota corrispondente al capitale versato e con la quale è impegnato anche relativamente ad eventuali utili e perdite, il lending crowdfunding rappresenta in tutto e per tutto un prestito che un privato concede a un imprenditore per realizzare un’idea o portare avanti un’iniziativa aziendale. L’investitore lending è a tutti gli effetti un prestatore al quale verrà riconosciuta nei tempi stabiliti dal contratto la somma versata + una quota di interessi determinata a priori.
Perché investire in lending crowfunding
Il successo del lending crowdfunding è sottolineato dai dati che ci vengono forniti dal Politecnico di Milano che ha analizzato la situazione rispetto al periodo giugno 2020-giugno 2021, facendo registrare un tasso di crescita della raccolta annuale del business lending crowdfunding del 399% (+207,8 milioni di euro). Ma non solo. Secondo Starteed, malgrado la crisi sanitaria da Covid, nell’anno 2020 le piattaforme di crowdfunding hanno visto una crescita del 75% rispetto al 2019, con il lending ha rappresentato più del 50% del totale della raccolta con 180 milioni di euro, crescendo anche esso del 75% rispetto all’anno precedente. Un’evidenza che ha ribadito nuovamente come il crowdfunding sia uno degli strumenti di investimento più efficaci in quanto risente solo in minima parte delle crisi.
Le piattaforme di crowdfunding
Inoltre, attraverso le piattaforme di crowdfunding, cambia anche il rapporto che solitamente intercorre tra finanziatore e colui che riceve il “prestito”: le due parti infatti sono a stretto contatto e il risparmiatore può sempre contare su una comunicazione completamente trasparente circa l’andamento del progetto e l’affidabilità dello stesso in termini di solvibilità e realizzazione, potendo consultare in ogni momento lo stato del suo investimento sulla piattaforma dedicata.
Investire con il lending crowdfunding, infine, non richiede barriere all’entrata per quel che riguarda le disponibilità finanziarie, ma è aperto a tutti coloro che hanno anche piccole somme da versare, in modo rapido e intuitivo, senza dover chiedere supporto a un intermediario, come accade nella finanza classica, ma contando sempre su uno staff pronto a rispondere a ogni dubbio e incertezza.
Il lending energetico: l’opportunità del crowdfunding nel mondo della green economy
Tra i settori che meglio stanno approfittando delle particolarità insite al lending crowdfunding, oltre al settore immobiliare, c’è quello dell’energia. I motivi sono riconducibili alla rinnovata sensibilità verso la sostenibilità che ha spinto i governi nazionali a stimolare la crescita della Green Economy e della transizione energetica, attraverso il sistema degli incentivi e degli sgravi fiscali. Investire nella sostenibilità attraverso il crowdfunding consente al risparmiatore di poter puntare sulla realizzazione di iniziative proposte da piattaforme di lending crowdfunding specializzate in progetti 100% green e vedere livelli di ROI che in alcuni casi arrivano fino al 7% lordo annuo, una misura impensabile se paragonata alle modalità di collocamento di capitali tradizionale. Inoltre, questi progetti sono decorrelati dall’andamento dei mercati finanziari e risentono in modo marginale alle crisi economiche, come dimostrato in questo biennio di pandemia, e per questo presentano un profilo di rischio molto basso, rendendo l’investimento sicuro e profittevole.
Il fattore etico
Un altro aspetto importante da non sottovalutare nell’investire con il lending crowdfunding dedicato a progetti basati sulla Green Economy è quello relativo agli elementi etici che queste iniziative intrinsecamente contemplano. Essere parte attiva di una community che ha a cuore le tematiche ambientali e di salvaguardia del pianeta, trasforma il classico investitore in un attore protagonista di un cambiamento epocale al quale stiamo assistendo che non è più derogabile, stante i continui allarmi che la Natura ci sta fornendo. Con il lending crowdfunding collegato alla sostenibilità si realizza un nuovo modo di intendere il mondo degli investimenti, in cui la finanza e la questione ambientala operano in armonia, senza che l’una sia di intralcio all’altra e viceversa.