Chi è intenzionato a perdere peso non deve pensare solo a raggiungere il dimagrimento, ma anche a misurarlo: per questo motivo, quindi, è tenuto a sapere sia come effettuare tale misurazione, sia quali sono gli strumenti che possono essere utilizzati a questo scopo. La bilancia è sufficiente o c’è bisogno di un plicometro? E che cosa si intende quando si parla di bioimpedenza? Sono tutti interrogativi che meritano una risposta precisa, dal momento che quello del dimagrimento è un percorso che merita di essere seguito con attenzione e con continuità: ecco perché essere in grado di valutare e di tenere sotto controllo il suo andamento non è una questione da trascurare.
Come monitorare l’efficacia di un percorso dietetico
Per essere certi di perdere peso senza compromettere il proprio stato di salute, si possono leggere i consigli e i suggerimenti forniti dal sito studionutrilab.com: in ogni caso, l’efficacia del percorso dietetico che si segue deve essere valutata in maniera individuale e personale. Solo così, infatti, si può essere sicuri di avere intrapreso la strada corretta. La bilancia è, ovviamente, lo strumento principale a cui fa riferimento: da sola, però, non solo non serve a nulla, ma è addirittura dannosa, in quanto fornisce un valore che riguarda unicamente il peso complessivo ma che non segnala – per esempio – quanto grasso è presente nel corpo.
Perché la bilancia da sola non basta
Le variazioni di peso, infatti, possono essere determinate non solo da una variazione di grasso – come accade in un dimagrimento sano – ma anche dalle oscillazioni di acqua e dalle variazioni dei muscoli: tutti dati che una bilancia non è in grado di fornire. Questo è il motivo per il quale c’è bisogno di un sistema di misurazione ulteriore, il plicometro, che consente di stimare il grasso corporeo attraverso alcune pliche che vengono posizionate sul corpo della persona con l’aiuto di specifiche pinzette. Con la plicometria non si misura il grasso, ma si stima la ripartizione tra la massa grassa e la massa magra, con una formula matematica ben precisa. Anche il calcolo della circonferenza corporea non è molto attendibile, poiché i gonfiori possono dipendere da una grande varietà di fattori (il ciclo mestruale, l’essere reduci da un pasto, e così via).
Il concetto a cui è bene far riferimento per capire se si sta perdendo peso in maniera adeguata è quello di bioimpedenziometria: questo termine indica una tecnica che permette di misurare la reattanza e la resistenza dei tessuti del corpo nel momento in cui essi sono attraversati da una corrente elettrica di intensità bassa. Così è possibile prendere in considerazione le oscillazioni di grasso, di muscolo e di acqua al fine di ottenere una valutazione della composizione corporea. Per esempio, si può capire se c’è ritenzione idrica che provoca la cellulite.