All’alba di lunedì lo hanno rapinato a Isola Sacra. Quattro uomini, tre armati di bastoni e uno di pistola, hanno aspettato davanti casa Gino Di Biase, noto imprenditore di Ostia proprietario di cinque pescherie sul litorale. A distanza di qualche giorno lascia un’intervista al Messaggero. “Mentre gridavo e chiedevo aiuto nessuno ha alzato le tapparelle o provato ad aiutarmi – dice rammaricato l’imprenditore – Non dico per me. Lì poteva esserci chiunque, anche una donna o una ragazzina. L’altra notte non ho avuto la paura che mi sarei immaginato. Quando ho visto la pistola ho pensato solo a non dargli la borsa. C’era l’incasso, 8mila euro, che mi serviva per dei pagamenti. C’erano anche le fatture, le chiavi di casa e le chiavi delle pescherie oltre che dei mezzi. Non potevo dargliela”. L’uomo ha tenuto stretta la borsa e i malviventi si sono dovuti “Accontentare” di circa 3 mila euro, la cifra caduta a terra quando la borsa si è strappata. “È stata una brutta esperienza – dice Di Biase – ma il fatto che nessuno abbia nemmeno tentato di aiutarmi mi dispiace più di tutto. Io non vivo così. Non mi girerei mai dall’altra parte se capitasse a qualcun altro”. I carabinieri sono alla ricerca dei rapinatori. Di uno di loro è stato fatto l’identikit e sarebbe italiano. Gli altri tre, quelli con i bastoni, avevano il viso coperto e non hanno mai parlato.