“Ci urge premettere che siamo perfettamente coscienti del fatto che in un momento come questo, che è il più buio della storia repubblicana, l’attenzione degli amministratori pubblici andrebbe rivolta principalmente a temi di stretta contingenza. Come esponenti di centrodestra lo facciamo costantemente, sensibilizzando l’amministrazione su questioni urgenti, lavorando con impegno nelle commissioni, avendo un continuo rapporto con il tessuto sociale del nostro territorio, suggerendo soluzioni percorribili per risolvere i tanti problemi che attanagliano il nostro comune. L’importanza del ruolo svolto da alcuni esponenti locali per agevolare un tavolo di incontro tra sindacati e Governo sulla questione Alitalia con il Governo è, solo per fare un esempio, innegabile.

Pur tuttavia abbiamo creduto corretto presentare, nell’immediatezza del 10 febbraio, giorno del Ricordo dei i martiri delle Foibe, una mozione con la quale richiedere al Sindaco e alla maggioranza di intitolare uno spazio pubblico proprio a Norma Cossetto e ai martiri Istriano Dalmati. Non vogliamo soffermarci sul fatto che il provvedimento è stato messo in discussione dopo quaranta giorni perché capiamo che l’emergenza legata alla pandemia dilata i tempi e costringe l’amministrazione ad affrontare, giustamente, altre questioni, ma mai ci saremmo aspettati da parte di Montino e della sua maggioranza la bocciatura di tale proposta”. È quanto si legge in una nota dei gruppi consiliari Lega-Salvini Premier, FdI e Forza Italia.

“Fiumicino – prosegue la nota – è uno dei pochissimi Comuni d’Italia nei quali non esiste un luogo intitolato al uno dei drammi più cruenti del ‘900, noi lo abbiamo individuato nel molo di Levante ma saremmo stati disponibili a valutare qualsiasi altra proposta se fossero sopraggiunti impedimenti di carattere tecnico rispetto al luogo prescelto. Purtroppo la cecità ideologica che ancora corrode l’animo di una parte politica ha fatto in modo che migliaia di nostri connazionali che hanno vissuto un dramma così atroce non ricevessero il dovuto tributo. La sinistra di Fiumicino ha per l’ennesima volta certificato che per loro esistono morti di serie a e morti di serie b, dimostrando di non possedere quella maturità culturale e politica necessaria a metabolizzare alcuni avvenimenti dello scorso secolo che andrebbero consegnati alla storia così da intraprendere un virtuoso percorso di riconciliazione nazionale che fornirebbe gli strumenti necessari per affrontare le sfide future negli interessi della nazione tutta.

Ci dispiace sottolineare come in una ben definita parte politica alberghi, velatamente, quel sentimento di anti italianità che, purtroppo, ha costretto il nostro paese, negli ultimi decenni, a cedere importanti pezzi di sovranità nazionale con incalcolabili ripercussioni sulla tenuta economica e sociale del paese. Per riaffermare la centralità italiana rispetto allo scacchiere europeo e alle sue dinamiche, sembrerà infantile, ma bisogna ripartire da una salda volontà di consolidare un sentimento nazionale e dedicare il giusto tributo a persone massacrate per il solo fatto di essere italiane è il naturale punto di partenza per intraprendere questo percorso”.