“È passato quasi un mese da quanto accaduto al Comune di Fiumicino, e ancora oggi ci sono lavoratori – impiegati nei servizi comunali o per conto di realtà ad esso collegate – che non hanno ricevuto lo stipendio”. È quanto dice il Capogruppo Pd, Ezio Di Genesio Pagliuca.
“Una situazione gravissima – sottolinea Di Genesio Pagliuca – che getta ombre pesanti sulla gestione amministrativa e che non può essere minimizzata o rimandata ulteriormente. Come ha già segnalato la Cgil, sebbene l’Amministrazione abbia parlato di un ‘problema tecnico’ e ridotto il caso a una sola cooperativa e a pochi lavoratori, la realtà è che sono coinvolte più persone e che il disagio economico si sta prolungando oltre ogni limite accettabile. E i dieci giorni annunciati come termine massimo di ritardo per il pagamento degli stipendi sono stati superati ampiamente. Siamo di fronte a un’Amministrazione che non solo non riesce a garantire la regolarità nei pagamenti, ma non attiva neppure gli strumenti previsti per tutelare i lavoratori.
Esistono infatti norme precise che consentono all’Ente di intervenire direttamente. Il Codice dei Contratti pubblici (D.lgs. 36/2023, art. 11 comma 6) prevede che, in caso di mancato pagamento degli stipendi, il Comune – attraverso il responsabile unico del procedimento – può invitare formalmente l’azienda inadempiente a saldare quanto dovuto entro 15 giorni. Se ciò non avviene, e in assenza di contestazioni motivate, l’Amministrazione ha il potere di versare direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, trattenendo poi l’importo da quanto spettante all’azienda.
Pertanto, chiediamo al Comune di applicare immediatamente questa clausola e di avviare senza ulteriori ritardi tutte le procedure necessarie affinché i dipendenti ricevano quanto dovuto. Le lavoratrici e i lavoratori non possono pagare le conseguenze di un fallimento gestionale che si sta trascinando da settimane. Serve un’assunzione di responsabilità concreta da parte del Comune”.