Questa mattina, circa 50 pescatori di Fiumicino, Anzio e Torre Annunziata hanno bloccato simbolicamente il Porto Canale di Fiumicino. I pescatori hanno legato delle cime da barca a barca (in modo tale da bloccare il transito delle semplici imbarcazione ma permettere il passaggio dei soccorsi) e suonando le proprie sirene per chiedere un tavolo che porti alla firma di un’autorizzazione che superi la normativa della Comunità Europea, contenuta nel Regolamento comunitario del Mediterraneo nel settore della pesca (Reg. CE 1967/2006), entrata in vigore nel 2010, che vieta la pesca con le draghe fino a 0,3 miglia dalle coste (circa 500 metri). E lo stop dei verbali che continua a penalizzare il settore con multe da migliaia d’euro e il rischio di sequestro dell’imbarcazione. I pescatori del Mar Mediterraneo sono penalizzati a causa dell’andamento dei fondali che a 500 metri sono troppo bassi per permettere l’attecchimento delle larve dei molluschi. Problema che non soffrono i pescatori dell’Adriatico, né tanto meno i pescatori francesi e spagnoli, che hanno ottenuto una dispensa dalla Comunità Europea. Questa legge, per tanto, ha dichiarato fuori legge i cannolicchi (che si pescano entro i 100 metri) e le vongole non allevate o lupini (pescate intorno ai 100 metri dalla costa). I pescatori hanno vissuto di deroghe temporanee negli ultimi 4 anni, l’ultima è scaduta ad aprile; queste deroghe dovevano portare ad un decreto legislativo definitivo, che purtroppo fino ad oggi non è arrivato.