Le lacrime di sangue della Madonnina di Civitavecchia restano un evento tanto impreciso quanto sconvolgente, che divide l’opinione pubblica e fa discutere la Chiesa. E se inizialmente lo stesso vescovo della diocesi di appartenenza è scettico, Giovanni Paolo II sembra credere fin da subito alla veridicità dei fatti.

È il 2 febbraio 1995 quando una piccola statua di gesso acquistata a Medjugorje  inizia a lacrimare, attirando fedeli da ogni parte d’Italia.

Nella ventunesima puntata di Ossi di Seppia, quello che ricordiamo, da domani, lunedì 28 febbraio su RaiPlay e il 3 marzo su Rai 3, Pietro Tidei, ex sindaco di Civitavecchia, racconta gli eventi che hanno letteralmente stravolto la località portuale, a pochi chilometri da Roma. “Ricevetti una telefonata dall’allora comandante della polizia locale che mi annunciava molto agitato di un miracolo alla Madonnina di Pantano. Aveva pianto lacrime di sangue che lui stesso confermava di aver visto.  Io, che in genere non credo ai miracoli, sono rimasto molto perplesso. Al di là del miracolo questo fatto aveva già scatenato un’onda emotiva e tanta curiosità…Successivamente anche il vescovo confermò la lacrimazione e si decise di affidare la Madonnina alle indagini, intervenne la polizia scientifica e si creò un grande trambusto.”

Il 28 febbraio vengono resi noti i risultati delle prime analisi di laboratorio: nessun marchingegno o alterazione sulla statuina e il liquido esaminato risulta sangue umano di tipo maschile.

Quella di Civitavecchia è una storia ancora inspiegabile: nessun riconoscimento ufficiale del miracolo e nessuna prova concreta della truffa. La Madonnina lacrima quattordici volte tra il 2 e il 6 febbraio 1995 e ancora un’ultima volta il 15 marzo nelle mani del vescovo della diocesi. Dal 17 giugno 1995 è esposta nella chiesa di sant’Agostino a Civitavecchia.

La nuova edizione di “Ossi di Seppia” prevede ventisei episodi per ventisei “esercizi di memoria” raccontati da testimoni d’eccezione che snocciolano, settimana dopo settimana, quei fatti che hanno colpito l’immaginario nel recente passato, provando a dare chiavi di lettura anche del presente.

Prodotta da 42°Parallelo, è la prima serie “nonfiction” pensata per riconnettere i Milllennials e la Generazione Z con il senso della memoria, attraverso un linguaggio vicino ai giovani. Una narrazione continua di eventi che hanno segnato le nostre vite, il nostro pensiero, le nostre abitudini e che rimarranno ancora una volta …quello che ricordiamo.