Le campanelle degli istituti scolastici hanno ripreso a suonare da pochi giorni eppure gli studenti già devono fare i conti con la carenza di insegnati. Un problema riscontrato alla scuola elementare Coni Zugna di Fiumicino, che fa parte della Porto Romano, ma anche in altri plessi. “Già dallo scorso Aprile – dice Claudia, una mamma che è anche membro del Comitato Fronte Scuola anche a nome di altri genitori− a causa della mancanza delle maestre e la grande difficoltà della dirigente scolastica a nominare supplenti è capitato molto spesso che la classe fosse sprovvista di insegnante per almeno mezza giornata, peraltro in una classe a tempo pieno. Fino a giugno non è stato una tantum, ma ripetute volte i bambini venivano spartiti in gruppi e mandati in diverse classi (dalla prima alla quinta indistintamente) causando sia un sovraffollamento nell’aula che arrivava a contenere anche 30 bambini, sia l’ interruzione dello svolgimento della lezione dei bambini con regolare insegnante, sia il mancato svolgimento di almeno 4 ore di lezione per questi alunni “scoperti” di docente. Lo scorso anno scolastico si è terminato nel totale sconforto, confusione e frustrazione, da parte nostra ma anche di bimbi, che tra le altre cose si sono visti una pagella finale non veritiera e non coerente con il loro effettivo impegno quelle volte che i docenti c’ erano”. L’estate è passata, le scuole hanno riaperto ma la situazione non è cambiata. “Il primo giorno in cui è iniziato il tempo pieno – fa notare Claudia – ci troviamo davanti alla stessa identica situazione. La dirigenza sapeva dell’assenza di questa nostra insegnante, ma come da copione ancora non si è riusciti a nominare supplenti e i bambini nuovamente “divisi” in varie classi con tutti i disagi che ne conseguono. La dirigente risponde che ha iniziato l’ anno con almeno quattro docenti in meno rispetto a quelli previsti, che le nomine dei supplenti devono rispettare una graduatoria e che tale graduatoria non è comunque aggiornata. In un quadro simile, forse per dicembre si avrà un supplente fino alla fine dell’ anno”. Nel frattempo i genitori continuano a portare i bambini a scuola con la speranza che quanto meno la classe non sia “scoperta”, anche se i bambino dovrebbero andare a scuola non per sperare di vedere entrare in classe un insegnate ma per ricevere l’istruzione. “C’è tanta amarezza e mal contento da parte di noi genitori – sottolinea Claudia − i perché il problema è comune e a rotazione è capitato e sta capitando anche in altre classi. E che coinvolge anche indirettamente tutti gli alunni. Nella nostra denuncia si unisce anche l’ assessore alla Scuola di Fiumicino Paolo Calicchio e personalmente vorrò portare avanti questa denuncia affinché si senta sempre di più. Purtroppo né la dirigenza scolastica né le amministrazioni comunali possono agire più di tanto perché tali meccanismi dipendono dal Ministero dell’Istruzione”. E allora la speranza è che arrivino segnali dal Ministero, perché i bambini non hanno colpe delle burocrazie italiane. E non devono rimetterci. “Per quanto riguarda la didattica negli istituti statali – dice l’Assessore Paolo Calicchio – non ho competenze. Nonostante ciò sono comunque preoccupato perché si tratta di un fenomeno che si ripete di anno in anno. Questo non fa bene alla scuola, visto che è deleterio dal punto di vista della didattica. E non fa bene ai ragazzi, che non possono avere un punto di riferimento. Auspico comunque un provvedimento da parte delle Istituzioni competenti e spero che la nuova riforma della scuola dia un aspetto migliore in tal senso”.