“Durante l’orario di apertura al pubblico, le stanze dell’ufficio elettorale e dell’anagrafe sono state invase dai liquami. Dunque, mentre altrove si festeggiava in pompa magna, i lavoratori stavano con gli stracci e i giornali a tamponare quello che sembra davvero un fiume maleodorante in piena”. Lo dice il consigliere comunale Pd Paolo Calicchio. “È quanto testimoniano le foto scattate da un utente alquanto imbarazzato – continua Calicchio – Eppure il problema era stato segnalato dai dipendenti comunali, che da tempo denunciavano ai dirigenti dei Lavori Pubblici la presenza di un odore nauseante ad ogni pioggia”. “Sono stati rifatti i bagni – commenta laconico un dipendente – ma il problema non è stato risolto. Anzi, è peggiorato”. “L’episodio di ieri rappresenta l’emblema di questa amministrazione, che non ha mai compreso i problemi della città e non ha mai dato ascolto ai cittadini – dice Calicchio – Già posso immaginare la replica del sindaco Canapini e della sua allegra compagnia: “il palazzo comunale è una brutta eredità del centrosinistra”. Forse è vero. Ma due cose sono altrettanto vere: se in passato ci sono stati errori, non mi pare che in dieci anni ci sia stata la volontà o la capacità di porvi rimedio. E comunque si può dire che il centrosinistra qualcosa ha lasciato in eredità ai cittadini, mentre chi ha occupato l’amministrazione negli ultimi dieci anni lascerà soltanto rovine sociali e urbanistiche”.