“I no ideologici di Baccini per il progresso: no alla salute, no alla tutela del territorio, no a una politica equilibrata che non preveda due grandi porti crocieristici uno affianco all’altro. Il consiglio comunale di Fiumicino del 9 agosto ha deliberato l’atto di indirizzo politico che avalla il progetto di terminal crocieristico a Isola Sacra della Royal Caribbean”. È quanto si legge nella nota del comitato “Tavoli del Porto”.

“Ringraziamo i numerosi cittadini, Associazioni e Comitati – prosegue la nota – che, anche in pieno agosto, hanno risposto all’appello del Comitato presenziando ai lavori dell’aula.

Contestualmente esprimiamo una forte critica per la volontà del Presidente del Consiglio Severini di concedere solo tre minuti ai rappresentati dei comitati cittadini per esprimere le ragioni del nostro dissenso, unitamente alla scelta di non indire un Consiglio Comunale aperto  e quindi interrompere la diretta streaming prima dell’intervento dei cittadini.

Evidentemente  le idee e le proposte costruttive dei cittadini fanno paura a questa Amministrazione.

Questa paura è resa ancora più evidente dal fatto che i politici favorevoli a questo progetto non si dichiarano mai direttamente a favore, ma costretti da un progetto ‘inevitabile’, voluto da altri e indispensabile, quando lo stato delle cose è ben diverso.

Ciò non ha impedito al portavoce del Comitato e alla presidente di Carte in Regola che appoggia con vigore questa battaglia, di esporre in modo efficace le nostre ragioni.

Dunque il Sindaco Baccini, avvalendosi dell’alibi della scelta già fatta dall’ex Sindaco Montino, in realtà esprime una continuità di azione con il suo predecessore che nella scorsa consiliatura, pur non avendo mai discusso il  progetto, ha chiesto di nascosto e ripetutamente al Sindaco Gualtieri, Commissario per il Giubileo, di inserire questo progetto tra le opere indispensabili all’accoglimento dei pellegrini.

Siamo tutti consapevoli che le navi non attraccheranno mai entro il 2025 ma il ricorso al decreto è la classica furbata all’italiana per ‘saltare la fila’ e abbreviare i tempi di approvazione e ridurre la possibilità di intervento della cittadinanza.

A noi cittadini viene chiesto di credere alle promesse di una multinazionale che dichiara di poter costruire un porto sostenibile per il territorio, per il quale non ha ancora presentato progetto, entro un anno e mezzo scarso.

L’approvazione del terminal privato, che di fatto rappresenta una violazione alla normativa vigente, scatenerà gli appetiti delle altre compagnie di crociera, con la conseguenza che Fiumicino verrà trasformata in città portuale perdendo la sua naturale vocazione di Città accogliente per un turismo di prossimità.

Nonostante la delibera, il Comitato conferma la volontà di continuare la battaglia nella convinzione che questo progetto può e deve essere fermato.

Facciamo appello ai Consiglieri Comunali di Roma di opporsi ad una iniziativa di chiara ingerenza nel territorio di un altro Ente locale senza un confronto con le realtà che operano nel territorio interessato al porto Crocieristico”.