Ce ne siamo già occupati nel passato, ma alcuni servizi, di tanto in tanto, vanno riportati all’attenzione della comunità. Nel cuore di Maccarese, in via del Buttero 3, si trova il Centro Antiviolenza I-Dea, un presidio fondamentale del Comune per la tutela delle donne che subiscono o hanno subito violenza. Attivo dal 2018, è stato gestito dalla cooperativa sociale Be Free fino all’aprile del 2023 e, dopo una breve interruzione, nuovamente dal luglio 2024.

“Accogliamo tutte le donne che ne fanno richiesta – spiega Martina Staccotti, attuale responsabile del centro – sviluppando insieme a loro un percorso individuale che mira a sostenerle in un momento molto delicato della loro vita. Il servizio è dedicato a chi ha subito violenza fisica, psicologica, sessuale, economica o stalking, e desidera essere accompagnata da operatrici specializzate in un percorso di uscita dalla violenza”.

Molte donne arrivano da enti diversi: il numero nazionale antiviolenza 1522, forze dell’ordine, Servizi sociali, Segretariato sociale o ospedali. Il primo contatto è quasi sempre telefonico: un passaggio delicato che consente alla donna di valutare con maggiore sicurezza il passo successivo.

“Il centro offre un supporto gratuito, riservato e non giudicante – continua la dott.ssa Staccotti – Oltre al sostegno psicosociale, mettiamo a disposizione consulenze legali con avvocate esperte in diritto di famiglia e violenza di genere. Le operatrici lavorano in rete con i servizi territoriali, per costruire un percorso orientato alla piena autonomia dopo un’esperienza traumatica”.

Al centro della metodologia c’è l’autodeterminazione: ogni storia è unica, ogni donna è unica, e non esistono percorsi standardizzati. È la donna, sostenuta dalle operatrici, a scegliere direzione, tempi e obiettivi.

Talvolta il lavoro del Servizio si scontra con ostacoli non trascurabili, primo fra tutti la lentezza burocratica, spesso inadeguata a situazioni che richiedono interventi rapidi. Negli ultimi anni, però, sono stati fatti importanti progressi, come l’introduzione del Codice Rosso, che ha reso più rapide le denunce e rafforzato le tutele per chi denuncia. Un ulteriore passo avanti sarà la stesura di un Protocollo d’intesa tra forze dell’ordine, Servizi sociali, Asl Roma 3 e centri antiviolenza, fortemente voluto dal Comune di Fiumicino.

Oltre all’intervento diretto, il Centro I-Dea è impegnato nella prevenzione, soprattutto attraverso progetti formativi nelle scuole. In collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità, si stanno definendo nuove iniziative per coinvolgere studenti e studentesse in un dialogo consapevole sulla violenza di genere. Parlare con le nuove generazioni significa gettare le basi per una trasformazione culturale fondata sul rispetto e sulla parità. In questa direzione si colloca anche la collaborazione con il Segretariato sociale del Comune, per rendere i servizi sempre più aderenti ai reali bisogni delle donne.

Il Centro Antiviolenza I-Dea non è solo un luogo di ascolto: è uno spazio sicuro dove ogni donna può ritrovare voce, forza e direzione, accompagnata con competenza, rispetto e umanità lungo il proprio cammino verso la libertà.

L’équipe è composta da sei operatrici con diverse professionalità, psicologhe, un’antropologa e una mediatrice culturale, per offrire un sostegno completo, integrato e rispettoso delle diversità.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.00, con reperibilità telefonica h24, 365 giorni l’anno. È possibile contattare direttamente il centro ai numeri 338-1745013 e 06-65210402.