Questa mattina la sala operativa del Comando marittimo capitolino veniva allertata dal Comando Provinciale dei Vigili del fuoco in merito ad un’imbarcazione da diporto di 10 metri denominata “Safari”, incagliata sulla scogliera dell’imboccatura di Fiumara Grande con due persone di nazionalità finlandesi a bordo.
L’equipaggio della dipendente motovedetta CP 836 prontamente giungeva sul posto e procedeva alle operazioni di disincaglio e ad assistere il natante fino al cantiere “Yacht Club Tevere” sito in Porto Romano, dove ormeggiava in sicurezza.
Importante – ribadiscono alla Guardia Costiera – controllare sempre prima di intraprendere la navigazione le condizioni di efficienza delle barche nel loro complesso, consultare le condizioni meteorologiche, le carte nautiche per evitare rischi per la navigazione stessa, informandosi anche con i numerosi Uffici Marittimi presenti sul territorio.
Nel pomeriggio, invece, alle 14.40, dalla sala operativa della Guardia costiera arrivava la richiesta di soccorso da parte del peschereccio “Raffaella Madre” al largo di Tor San Lorenzo per imbarco di acqua a bordo e quindi per impossibilità a proseguire la navigazione in sicurezza. Scattavano quindi le procedure di emergenza; dal porto Fiumicino e da quello di Anzio uscivano le motovedette CP 831 e CP 859 per soccorrere il peschereccio ed il suo equipaggio.
Arrivato sotto bordo al peschereccio la motovedetta CP 859 utilizzando una pompa al seguito riusciva ad aspirare quel quantitativo di acqua imbarcata che permetteva al mezzo soccorso di potere fare rientro a lento moto, scortato dalle unità della Guardia Costiera, al porto di Anzio. Scongiurato, grazie alla prontezza di intervento della Guardia Costiera, l’affondamento del motopesca ed un serio rischio per la sicurezza del suo equipaggio. Sono in corso i rituali controlli sul peschereccio per risalire alle cause dell’incidente.