Il Documento Unico di Programmazione e il Bilancio di Previsione 2016-2018, approvato in Consiglio comunale, continua a rimanere al centro del confronto politico. Questa volta è il consigliere Mauro Gonnelli ad accusare l’amministrazione comunale di riservare “zero fondi per turismo e sport. Uniche spese non tagliate quelle per gli stipendi dei collaboratori”. E prosegue: “Ci vuole coraggio e faccia tosta a essere orgogliosi di questo bilancio e far finta che non ci siano stati né aumenti delle tasse né tagli ai servizi. Il motivo è semplice: è tutto scritto nel bilancio appena approvato, basta leggere. Qualche dato? Il sostegno al lavoro giovanile: pari a zero nel 2017 e nel 2018. Nemmeno un euro per il lavoro. Come zero sono i fondi destinati allo sportello sulla disabilità, soppresso da questa amministrazione. Dimezzato il sostegno all’assistenza dei bambini in età evolutiva. Tagliati i soggiorni estivi per gli anziani. Tagliata di due terzi le spesa per l’illuminazione pubblica che passa da 300mila a 100mila euro. Visto che funziona così bene non serve riparare i pali della luce. Diminuiscono del 40 per cento le spese per la manutenzione del verde. Spariscono le spese per la promozione del turismo e per la diffusione dello sport che sono pari a zero. Zero come i fondi per l’acquisto di materiale scolastico nel 2017. Dimezzati i fondi per la manutenzione scolastica. Aumentano (le uniche cose oltre alle tasse) le passività, le anticipazioni di cassa (i prestiti) che passano da 6 milioni del 2013 ai 16.5 del 2015. Peccato che i dati del 2016 non siano stati comunicati, ma credo di sapere il motivo. Le uniche spese che invece non sono state tagliate? Gli stipendi degli staff: uffici stampa, capi segreteria, collaboratori del sindaco Montino. Ecco, questa è l’amministrazione che avrebbe dovuto rivoluzionare Fiumicino. Aumenti delle tasse (la Tassa sui Rifiuti in primis schizzata del 53 per cento in due anni con un aggravio per le tasche dei cittadini enorme, si è passati da 200 euro a famiglia a 353 euro) e tagli ai servizi. E c’è anche chi si dice orgoglioso di questo bilancio. Fossi in loro io me ne vergognerei”.