Quattrocento. Per lo più ragazzi, giovanissimi, delle scuole di Fiumicino. La Gioventù è scesa in piazza scandendo uno dei tanti slogan che campeggiavano negli striscioni: il futuro ci appartiene. Partenza dalla Darsena alle 15 di sabato, sfilata lungo la Passerella, per poi imboccare via della Torre Clementina e terminare il corteo davanti alla sede comunale per un sit in. L’associazione culturale 2punto11 ha lanciato l’idea. Tantissimi hanno risposto presente. “Una splendida manifestazione – sottolinea il portavoce dell’associazione 2punto11, Gabriele D’Intino -. Che dimostra la voglia dei giovani di essere protagonisti del futuro della nostra città”. Tricolori che sventolano, le bandiere dell’associazione, lo striscione con la scritta “il futuro ci appartiene”, davanti un camion con musica a tutto volume. L’atmosfera è di festa. Molti cori. Il più gettonato: “Gioventù, rinnovamento, la città è pronta al cambiamento”. “Abbiamo sfilato sotto gli occhi curiosi della gente – dice D’Intino -. Hanno chiesto informazioni sulle nostre proposte:mobilità sostenibile, tutela dell’ambiente, dei livelli occupazionali, del commercio locale. Nuovi centri di aggregazione giovanile e soprattutto una nuova classe dirigente pronta ad accogliere le sfide del presente e del futuro. Si sono interessati e ci hanno incoraggiato ad andare avanti”. “Ringrazio vivamente tutte le associazioni che hanno partecipato affiancandoci per tutto il percorso. La loro presenza è la dimostrazione di come si possa collaborare per un unico scopo: il bene per la nostra città. E il fatto che non ci sia stato alcun problema di ordine pubblico è la riprova che questa è una generazione diversa da quella che viene dipinta. Pronta e matura per collaborare con le istituzioni per far crescere Fiumicino. Uomini nuovi, nuove idee, nuove energie. Questo è necessario e umanamente inevitabile”.

 

I motivi della manifestazione:

 

Mobilità sostenibile: “È necessario – spiega il portavoce dell’associazione 2punto11, Gabriele D’Intino – realizzare una rete ciclabile alternativa a quella stradale, collegando frazioni del nostro territorio attraverso percorsi studiati tra natura e storia, una pista ciclabile lungo il litorale per facilitare collegamenti e afflusso turistico estivo tra le località costiere del nostro comune”.

Occupazione: “Il fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane all’estero è ormai una prassi consolidata – spiega il portavoce dell’associazione -, con gli effetti devastanti che oggi tutti conosciamo: precariato, cig, mobilità. Noi diciamo no. Il lavoro va lasciato in Italia”.

Commercio locale: “Tutelare il commercio locale, la spina dorsale di questo Comune è un dovere assoluto – sottolinea D’Intino -. Gli esercizi storici di Fiumicino oltre a incrementare l’economia, attraggono i turisti. Il commercio non può essere vantaggioso solo per le aziende di grande entità”.

Ambiente: “Ognuno deve metterci del proprio per tutelare la natura e l’ambiente – spiegano da 2punto11 -. Bisogna cambiare il paradigna che ci fa considerare tutto ciò che meravigliosamente vive come una grezza materia su cui plagiare e sfogare la nostra più bieca arroganza. Tutto ciò che respira, pulsa e vibra merita rispetto. La natura siamo noi, e noi siamo natura”.

Centri di aggregazione giovanile: “Per la crescita personale e comunitaria occorrono veri e propri centri di aggregazione giovanile, dove azione e partecipazione, cultura e identità, sport e gioco, musica e cinema, diventino un vero modello alternativo per abbandonare i vecchi stereotipi legate alle bische e ai muretti, lontani dai paradisi artificiali – afferma D’Intino -. Cambiare noi stessi, ciò che ci circonda è un obiettivo che si può raggiungere”.

Riappropriarsi del vecchio Faro: “Il 23 settembre 2005 – dice – occupammo il Faro, un simbolo appartenente a tutta la città abbandonato nel degrado più assoluto. Un atto di forza condiviso da tutti che ha portato all’approvazione in consiglio comunale di una mozione per restituire il vecchio Faro alla cittadinanza. Dopo i recenti fallimenti imprenditoriali non possiamo più aspettare la realizzazione o meno del Porto Turistico, oggi più che mai vogliamo la riqualificazione dell’intera area”.

Rinnovamento della classe dirigente: “Il giovane – spiega il portavoce di 2punto11 – nelle cui vene scorre l’ardore e la voglia di cambiare, ha il dovere di imporsi, pensare al domani, attraverso una rinnovata azione politica e sociale. Fiumicino ha fortemente bisogno di un ricambio generazione della classe dirigente”.