I tifosi l’hanno subito adottato. Il prestigiatore. Il soprannome gli è stato affibbiato in uno dei primi allenamenti. Gli avversari hanno subito capito perché. Palla a Gabì, risultato assicurato. Nello schema tattico del guru Lattanzi è quasi insostituibile. In partita difficilmente esce a rifiatare. Anche a mezzo servizio è fondamentale. Con l’Odissea 2000, sabato, l’ha dimostrato. Con il “gemello” Luiz ha raddrizzato una partita nata male e rischiava di finire peggio. Un 4-4 sofferto, giusto, ma che ha il sapore della beffa: “Per come è andata ci rimane in bocca l’amaro – ha detto ieri il brasiliano -. Abbiamo perso un’occasione. Adesso si fa dura, ma siamo abituati a lottare e non mollare mai”. Odissea 2000, Prato Rinaldo, Torgianese. Solo per citare le più rocambolesche. La rimonta è nel dna di questa Futsal Isola: “Nelle difficoltà tiriamo fuori orgoglio e carattere. Siamo consapevoli della nostra forza, con sette minuti del secondo tempo eravamo quattro pari, per quello dico di aver perso un’occasione. Abbiamo sbagliato l’approccio alla partita. Nei primi 5-10 minuti non ne abbiamo imbroccata una. Poi è stato il solito copione: noi a cercare il risultato e loro a difendere”. Parole sante. Sabato ci si rituffa all’inseguimento dell’Orte capolista. Contro l’Elmas sarà fondamentale. “Non possiamo più sbagliare – ha sottolineato -. E contro l’Elmas sarà ancora più importante perché si tratta di una squadra che sta soli a 5 punti da noi. Difficilissima”. La rimonta. Gabì ci crede. “L’Orte dovrà farci visita. E abbiamo un girone intero per recuperare. I conti li faremo solo alla fine”. Fondamentale. Lui fa finta di nulla: “Sto cercando di dare il massimo e aiutare la squadra. Ho avuto un paio di infortuni, uno all’inizio della stagione e poi un altro che mi ha temuto fermo 3 settimane e mi ha fatto saltare il match contro il Paolo Agus. Volevo esserci. Stare fuori, è stata davvero dura. La serie B? Mi sto abituando. Il salto non è facile. Il livello nel girone umbro-laziale-sardo è altissimo, c’è gente di esperienza e livello. È un po’ la Champions League della serie B. Per questo vincerla sarebbe ancora più bella”.
2013-01-31