“Il 29 aprile scorso il senatore Fazzolari di Fratelli d’Italia ha chiesto al Ministro dei Trasporti Toninelli ‘di verificare con urgenza se nell’ambito della concessione tra ENAC e Aeroporti di Roma il concessionario abbia pienamente rispettato il requisito dell’impiego di capitali del mercato richiesto dalla legge per il finanziamento di investimenti infrastrutturali in deroga alla normativa vigente; se, nell’ambito del processo di revisione del sistema delle concessioni di servizi pubblici, non ritenga necessario introdurre elementi che garantiscano l’effettivo trasferimento del rischio d’impresa dalla pubblica amministrazione al privato concessionario, disponendo espressamente la nullità di clausole che tendano ad introdurre forme di indennizzo in caso di decadenza per gravi inadempienze del concessionario’. Lo ha fatto attraverso quello che viene definito un atto di sindacato ispettivo ovvero un’interrogazione parlamentare a risposta scritta di cui siamo curiosi e ansiosi di conoscere la risposta, se verrà”. È quanto si legge in una nota del Comitato FuoriPista.

“E sì – prosegue la nota di FuoriPista − perché, sul tema del regime tariffario in deroga concesso ad ADR, il Ministero, a settembre del 2018, era già stato interpellato in Commissione trasporti della Camera dall’on. Fassina di Liberi e Uguali e, per bocca del sottosegretario Dell’Orco, aveva fornito la seguente risposta: ‘… è intenzione del governo rivedere il progetto di raddoppio dell’aeroporto avviando un’interlocuzione con i soggetti coinvolti; il confronto riguarderà anche il sistema delle tariffe’.
A distanza di 8 mesi da questa inequivocabile presa di posizione non è successo nulla!

Forse, il Comitato FuoriPISTA formato da semplici cittadini non conosce tutto quello che succede nelle ‘segrete stanze’ del Parlamento, che secondo il M5S avrebbe dovuto essere ‘aperto come una scatoletta di tonno’.

Saremo perciò ben lieti di apprendere, attraverso la risposta del Ministro all’interrogazione del sen. Fazzolari, a quali determinazioni legislative si sia giunti, idonee a correggere le criticità del Contratto di programma ENAC-ADR sul sistema aeroportuale laziale.

Altresì, non vogliamo neanche per un attimo credere all’eventualità di quello che in queste ultime ore, pochi come noi paventano, e molti auspicano, e cioè che sia in corso una trattativa, sempre nelle segrete stanze di cui sopra, tra Atlantia, capogruppo della società Aeroporti di Roma, e il Governo per scambiare la partecipazione di Atlantia in Alitalia con un approccio, come dire, più comprensivo riguardo alle munifiche concessioni governative che Atlantia attualmente detiene, autostrade e aeroporti romani.

Vogliamo modestamente segnalare che i 300 milioni, di cui si legge – che dovrebbero costituire la partecipazione di Atlantia in Alitalia- rappresentano una parte, neanche la metà, del dividendo complessivamente distribuito da ADR ai suoi soci, tra il 2013 ed il 2017.

Inoltre, nel 2018, sono stati approvati all’unanimità due Ordini del giorno conto il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino: uno in Senato, su proposta del sen. Fazzolari, e l’altro in Regione, su proposta dell’on. Porrello del M5S, vicepresidente della Regione Lazio.

Perciò, a parte una minima e doverosa coerenza, auspichiamo una risposta chiara e sollecita da parte del ministro Toninelli, da cui si possa desumere che senso dello stato e interesse pubblico siano nei fatti applicati dal Governo che si autodefinisce del cambiamento”.