Ieri mattina i Carabinieri di Fregene, in collaborazione con la Polizia di Stato e la Polizia Locale del Comune di Fiumicino, hanno posto i sigilli allo stabilimento balneare Janga Beach, un sequestro preventivo disposto ex art. 321 C.P.P dal Tribunale di Civitavecchia.
“Ieri mattina l’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con la Polizia di Stato e la Polizia Locale del Comune di Fiumicino, dopo aver notificato il provvedimento ha apposto i sigilli all’area posta sotto sequestro – ha dichiarato il sindaco Esterino Montino. Un provvedimento resosi necessario a seguito delle reiterate violazioni dell’articolo 80 del testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza. Anche il prossimo 7 giugno, proprio in quello stabilimento, era in programma un evento internazionale mai autorizzato dalle autorità competenti, compreso il Comune di Fiumicino. Sarebbero arrivate, ancora una volta e come in passato, migliaia di persone in spiaggia con conseguenze pesantissime su traffico, viabilità e ordine pubblico, come già riscontrato nelle scorse settimane dalla Polizia Locale e dalle forze dell’ordine intervenute – continua il sindaco – Il provvedimento dell’autorità giudiziaria di Civitavecchia fa seguito anche all’inosservanza dell’ordinanza comunale per lo stop immediato delle attività di pubblico spettacolo e intrattenimento musicale e danzante in quella struttura, a causa della mancanza delle regolari autorizzazioni, e per la presenza di eventi non autorizzati. Era poi stato emesso un decreto del Questore di Roma con il quale veniva disposta la sospensione della licenza di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande ai gestori dello stabilimento Janga per la durata di 15 giorni, ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza. Ieri il sequestro dello stabilimento. Voglio sottolineare ancora una volta che questa amministrazione promuove il sano divertimento e ogni iniziativa finalizzata a far decollare sul piano turistico il nostro litorale. Ma ci sono leggi, ordinanze e regole da rispettare. A questo proposito – conclude il sindaco – faccio appello alle migliaia di giovani che già da giorni sono stati contattati attraverso i più diversi canali pubblicitari e i social network per avvisarli della chiusura dello stabilimento Janga Beach disposto dall’autorità giudiziaria. Ringrazio l’Autorità Giudiziaria, la Questura e tutte le forze dell’ordine per il lavoro svolto”.