“Sull’inversione del senso di marcia in via della Scafa va fatta chiarezza. Non c’è stata e non c’è nessuna marcia indietro. Nessun ripensamento. Non si torna indietro. Il progetto va avanti”. È quanto fa notare il presidente del consiglio comunale Michela Califano. “Ma in ballo, ora, c’è un progetto altrettanto (se non più) importante – fa notare Michela Califano – Il sottopasso lungo la Fossa Traianea che il sindaco Montino e tutto il centrosinistra hanno inserito come tema cardine del programma elettorale non era una boutade o una battuta, ma un lavoro già programmato nei minimi particolari. Il viceministro delle infrastrutture ha messo sul piatto un maxi finanziamento, con un paletto: un progetto di fattibilità che riesca a superare i vari vincoli da presentare entro novembre. Non sarà facile. Si tratta di una corsa contro il tempo. Ma ci siamo già messi all’opera. Per questo, dopo un incontro con le parti in causa, si è deciso di rimandare di due mesi il progetto di inversione del senso di marcia lungo l’ultimo tratto di via della Scafa. La zona è stata dilaniata da una decisione portata avanti con assurda cocciutaggine dalla giunta Canapini e bocciata senza se e senza ma sia dal centrosinistra che dagli imprenditori della zona i quali hanno pagato in prima persona questo provvedimento assurdo e senza senso. Oggi, grazie al sindaco Montino, c’è la possibilità di mandare in pensione il vecchio Ponte Due Giugno che il centrodestra ha inserito per ben tre volte nel proprio programma elettorale senza mai riuscire nemmeno a presentare un progetto definitivo. E mettere mano all’attuale senso unico su via della Scafa che non piace a nessuno. Tutto questo grazie a un nuovo respiro che il centrosinistra ha dato all’amministrazione. Non più localistica e chiusa in se stessa ma aperta e apprezzata anche all’esterno. Di esempi ce ne sono tanti: l’incontro di ieri con il sindaco Marino che ha messo fine a dieci anni di rapporti zero con il Comune di Roma. I continui tavoli con la Regione Lazio che nell’ultima decade a causa della “chiusura politica” dell’ex maggioranza erano una rarità. I rinnovati rapporti con il Governo e i ministeri. L’esperienza politica di Esterino Montino e la voglia di lavorare per il territorio che il centrosinistra ha subito dimostrato di avere, stanno finalmente mettendo fine a dieci anni di oscurantismo. E la città se n’è subito accorta”.