A Focene, l’ Ecoisola informatizzata – pensata per rappresentare un passo avanti nella raccolta differenziata – non è ancora entrate in funzione, come anche quelle dislocate su tutto il territorio comunale. Ma c’è già chi, con incredibile senso di inciviltà, ha deciso di sfruttare la loro presenza per scopi ben diversi da quelli previsti: trasformare la zona circostante in una discarica abusiva, approfittando della vegetazione e dei cespugli per occultare i rifiuti.

Il risultato è un colpo d’occhio desolante: sacchi neri di immondizia, cartoni, scarti alimentari, materiali ingombranti e abiti usati sono stati abbandonati proprio nello spazio tra l’ Ecoisola e i cespugli adiacenti, creando una sorta di “zona franca” del degrado. Un comportamento vergognoso che nulla ha a che fare con la mancanza di servizi, ma molto con la mancanza di senso civico.

Il fatto che tutto ciò avvenga a pochi metri dall’ingresso della scuola rende la situazione ancor più grave e inaccettabile. Ogni giorno, bambini e genitori sono costretti a passare accanto a questo spettacolo indecoroso, che rappresenta non solo un rischio per l’igiene pubblica, ma anche un pessimo esempio per le nuove generazioni.

Non c’è alcun alibi per giustificare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Anzi, il gesto di nascondere i sacchi tra i cespugli dimostra la piena consapevolezza dell’atto illecito da parte di chi lo compie. Un gesto non solo incivile, ma anche deliberatamente scorretto.

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, che porterà a un inevitabile aumento della popolazione per via del turismo, il rischio è che la situazione degeneri ulteriormente. Per questo è fondamentale un richiamo forte e deciso al rispetto delle regole da parte di tutti.

“Non si tratta – dice un residente – di attendere l’attivazione delle Ecoisole per iniziare a comportarsi da cittadini responsabili. Il rispetto dell’ambiente, del decoro urbano e degli altri passa da gesti semplici, ma fondamentali. Serve una presa di coscienza collettiva: Focene non può essere ostaggio di pochi irresponsabili che mettono a rischio la vivibilità di un’intera località. Nel frattempo, la speranza è che oltre all’imminente rimozione di questi rifiuti e all’attivazione delle Ecoisole, si rafforzino i controlli e le sanzioni verso chi si ostina a trasformare aree pubbliche in discariche abusive”.

Ma più ancora delle multe, ciò che serve è una rivoluzione culturale, che parta dal basso e coinvolga tutti. Perché la bellezza e la pulizia di un territorio dipendono, prima di tutto, dal rispetto che ognuno di noi è disposto a dimostrare.